123 LAVORATORI SONO CONTRARI ALLA RIORGANIZZAZIONE SCOLASTICA VOLUTA DA TOSELLI
Con una lettera i lavoratori scolastici scrivono al Sindaco nella speranza di un ripensamento sulla proposta di riorganizzazione della rete scolastica del Comune di Cento
Così la lettera: “Noi sottoscritti, insegnanti, collaboratori scolastici e personale amministrativo, lin qualità di lavoratori e lavoratrici dell’Istituto Comprensivo N. 4 di Cento, preso atto e valutato il Piano di riorganizzazione della rete scolastica predisposto dal Comune di Cento in accordo con il Comune di Terre del Reno, che prevede, a decorrere dall’anno scolastico 2018/19, la fusione dell’ICl di Cento con l’IC2 di Cento, la soppressione dell’IC4 di Cento e l’accorpamento dei suoi plessi in parte all’IC3 di Renazzo e in parte all’IC di Sant’ Agostino, con la riduzione da 5 a 3 Istituti Scolastici così dimensionati:
• IC di Cento Capoluogo con circa 1900 alunni;
• IC di Renazzo con circa 1150 alunni
• IC di Sant’ Agostino con circa 1000 alunni
ESPRIMIAMO
una profonda costernazione e contrarietà alla proposta avanzata dai Comuni e osserviamo quanto segue:
1. I quattro Istituti Comprensivi di Cento sono stati creati soltanto da pochi anni, nel 2012/13, attraverso un processo di dimensionamento difficile e complesso, che ha comportato enormi sforzi di riorganizzazione, di elaborazione di nuove identità pedagogiche, di elaborazione di nuovi percorsi curricolari.
2. Per l’Istituto Comprensivo N. 4, in particolare, nei primi tre anni scolastici si è lavorato duramente per garantire il regolare funzionamento delle scuole, nonostante le enormi emergenze causate dal terremoto, con 8 edifici scolastici inagibili e molte classi ospitate in strutture provvisorie.
3. Ci è stato chiesto, in particolare, di aprire e integrare all’Istituto una nuova scuola media e una nuova scuola materna a Corporeno, giustificate dalle particolari caratteristiche del territorio dell’IC4, che doveva offrire al proprio interno l’intero percorso scolastico a tutti i suoi alunni. Cosa che a Sant’Agostino non è stata fatta. Infatti qui non sono presenti scuole dell’Infanzia statali. La nascita di queste scuole, avrebbe garantito un curricolo verticale agli alunni, un servizio ai cittadini e darebbe identità ed autonomia all’Istituto.
4. Con enorme fatica e con impegno professionale serio e costante abbiamo lavorato per costruire questo nuovo Istituto, voluto dall’Amministrazione comunale, con risultati che riteniamo molto buoni e che sono confermati dal giudizio dei genitori degli alunni e delle alunne.
5. Siamo rammaricati nel constatare che la scuola viene spesso considerata solo una questione di numeri. Ma la scuola è molto altro. Per funzionare il meglio possibile la scuola richiede una rete di organizzazioni, di collaborazioni, la creazione di figure di riferimento su varie problematiche che non si possono creare se non con una identità storica e un lavoro che si genera in anni. Cosa che si perderebbe se venissero attuati questi cambiamenti.
6. Adesso che finalmente cominciavamo a cogliere i frutti di questo fortissimo sforzo professionale, che unitariamente abbiamo portato avanti, ci viene detto che l’Istituto, tanto faticosamente costruito, verrà chiuso e le sue scuole disperse.
7. Le operazioni di dimensionamento della rete scolastica sono estremamente impegnative e comportano sempre conseguenze onerose per chi le deve attuare o le subisce, e proprio per questo devono essere attuate solo quando sono indispensabili, e in tempi ragionevolmente distanti fra loro, non dopo soli 5 o 6 anni.
8. Facciamo notare che i quattro istituti Comprensivi di Cento sono tutti correttamente dimensionati, in quanto gli attuali parametri di riferimento indicano un numero di alunni compreso fra 600 e 900 alunni e gli attuali Istituti si collocano tutti entro o al di sopra di questa fascia:
• IC1 Cento: 1059 alunni
• IC2 Cento: 832 alunni
• IC3 Cento: 777 alunni
• IC4 Cento: 829 alunni
E non potrebbe essere diversamente perché sono stati creati appena 5 anni fa!
9. L’unico Istituto Comprensivo sottodimensionato è quello di Sant’ Agostino, che accoglie 536 alunni. Ma tale Istituto fa parte del nuovo Comune di Terre del Reno, ed appare evidente che la naturale prospettiva di tale Istituto sia l’accorpamento dei 3 plessi della sua frazione di Mirabello, che fanno parte dello stesso Comune, ma oggi amministrate dall’Istituto Comprensivo di Vigarano Mainarda.
10. Per risolvere tale situazione occorre attivare tavoli di confronto e concertazione con il Comune di Vigarano Mainarda ed eventualmente con il Comune di Ferrara, magari con la mediazione degli Uffici Scolastici Territoriale e Regionale, non danneggiare il territorio centese.
11. La proposta formulata prevede per il Comune Terre del Reno una soluzione incongrua rispetto alla sua stessa identità territoriale, mantenendo le scuole di questo nuovo Comune divise fra due diversi Istituti Scolastici.
12. Ciò inoltre creerà un enorme disservizio ai genitori di quattro frazioni del Comune di Cento: Casumaro, Reno Centese, Buonacompra e Alberone, i cui alunni e alunne frequentano le scuole dell’IC4 di Cento e che possono usufruire, oggi, di presidenza e segreteria accessibili e vicine, a Reno Centese, mentre in futuro dovranno recarsi a Sant’ Agostino!
13. Ma la cosa più grave è che le conseguenze le dovranno subire gli insegnanti e il personale ATA dell’IC4 di Cento, in quanto saranno costretti, senza colpa alcuna, a transitare in altre Istituzioni Scolastiche, e nella maggior parte dei casi a non poter scegliere la propria futura collocazione lavorativa o addirittura a diventare perdenti posto, a volte dopo trent’anni di onorato servizio.
14. E le conseguenze le dovranno subire anche gli alunni , le alunne e le famiglie del nostro Istituto, perché inevitabilmente cambieranno alcuni insegnanti, interrompendo così quella continuità didattica che era una caratteristica di qualità del nostro Istituto.
15. E’ prevista anche una riduzione del numero di collaboratori scolastici, con ripercussioni negative sui servizi di pulizia e di vigilanza.
16. L’attuazione del Piano, infatti, comporta una diversità di trattamento intollerabile fra il personale dell’IC3 di Cento e dell’IC di Sant’ Agostino da una parte, e il personale dell’IC4 di Cento dall’altra, in quanto è quest’ultimo, pur perfettamente dimensionato , che viene chiuso e smembrato a favore degli altri due, mentre, si ribadisce, è soltanto l’IC di Sant’ Agostino ad essere sottodimensionato.
17. Il Piano comporta un’ingiustificata riduzione delle autonomie scolastiche in questo territorio, mentre gli indirizzi regionali per la programmazione territoriale in materia di offerta di istruzione e di rete scolastica raccomandano espressamente “l’invarianza del numero di autonomie scolastiche in ambito provinciale” (Delibera di Giunta Regionale n.40 del 20/10/2015).
18. Il Piano prevede poi la creazione di un Istituto Scolastico abnorme a Cento, con quasi 2000 alunni e alunne e più di 200 docenti, mentre gli Indirizzi regionali raccomandano piuttosto “interventi di sdoppiamento di istituzioni scolastiche sovradimensionate” (Delibera di Giunta Regionale n.40 del 20/10/2015).
19. E’ evidente, anche in questo caso, che si otterrà un peggioramento delle condizioni di funzionamento di quelli che fino ad ora erano due distinti Istituti.
20. Innanzitutto si avrà un’imponente riduzione dei collaboratori scolastici e anche del personale amministrativo in organico, con un peggioramento dei servizi di pulizia, vigilanza e tutela che questo personale garantisce.
21. E’ evidente infatti che tutte le Tabelle per i calcoli degli organici non sono affatto tarate per Istituti di 2000 alunni, ma per Istituti, appunto, più correttamente dimensionati.
22. La riduzione potrà solo in parte essere compensata in organico di fatto da interventi dell’Ufficio Scolastico Territoriale, che andranno di fatto a togliere importanti risorse che devono invece rimanere a disposizione dell’intera provincia, come hanno ben evidenziato le organizzazioni sindacali.
23. E’ poi evidente che non è possibile garantire un’efficace gestione di un Istituto con un numero così elevato di plessi, di personale, di alunni e alunne, di genitori, che richiedono adeguato presidio e possibilità di ascolto e riscontro.
24. Inoltre il Piano è stato proposto alle amministrazioni comunali all’ultimo momento, e non è stato elaborato, discusso e condiviso con le istituzioni scolastiche, con le famiglie, con le parti sociali e con i cittadini, in netto contrasto con quanto raccomandato dalla Regione Emilia Romagna, che invita a “condurre il processo di programmazione con la più ampia partecipazione per ricercare le soluzioni, anche graduali, più adeguate, ascoltando e raccogliendo il contributo di tutti “ (Premesse alla Delibera di Giunta Regionale n.40 del 20/10/2015).
25. L’unico momento di confronto pubblico effettuato è stato infatti quello organizzato dai Sindacati della scuola pochi giorni fa.
26. Per tutto quanto sopra esposto si chiede di attivarsi, ognuno per le proprie competenze e possibilità, affinché il nuovo riordino degli Istituti Comprensivi NON venga attuato, affinché non venga disperso il ricco patrimonio culturale, professionale, pedagogico e didattico che gli attuali Istituti hanno costruito in questi anni.
27. Chiediamo che si proceda invece ad una attenta e approfondita valutazione della situazione e si ricerchino altre soluzioni condivise per garantire un adeguato dimensionamento dell’Istituto Comprensivo di Sant’Agostino, senza che questo porti alla penalizzazione ingiustificata di un altro Istituto che ha sempre lavorato con serietà, professionalità e impegno e non merita questo trattamento.
28. Come lavoratori chiediamo maggiore rispetto per il nostro lavoro da parte dell’Amministrazione comunale e da parte del Sindaco che ci dovrebbe rappresentare e tutelare.
Tutti i 123 lavoratori e lavoratrici dell’Istituto Comprensivo N.4 di Cento