REGIONE CHE VAI, USANZA CHE TROVI
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REGIONE CHE VAI, USANZA CHE TROVI
A Pasqua, l’Italia dà vita a un’enorme gamma di tradizioni, feste e usanze che variano di regione in regione, di città in città, di comune in comune. A Cividale (Udine) a Pasqua e Pasquetta si svolge il gioco del Truc, che consiste nel far scivolare lungo un catino di sabbia inclinata alcune uova di gallina cotte, con l’obiettivo di farle toccare tra loro: chi colpisce l’uovo dell’avversario ottiene un premio. A Courmayeur, in Valle d’Aosta, ogni anno si svolge “La Paquerette”, appuntamento con l’artigianato valdostano che propone opere di scultura e intaglio su legno, lavorazione del ferro battuto e del cuoio, tessitura del drap, e ancora merletti, vimini, oggetti per la casa. Invece a San Leonardo, frazione del comune di Badia, nei giorni che precedono la Pasqua si tiene la cosiddetta “noza da paur”, manifestazione che rievoca il matrimonio contadino: i ragazzi vanno alla ricerca delle fanciulle per chiedere loro un uovo. Chi ne ottiene 12, si sposerà entro l’anno. Al contrario, le ragazze che avanzeranno le uova dovranno seppellirle sotto terra entro il martedì successivo alla Pasqua per non rimanere zitelle a vita. A Firenze c’è lo scoppio del carro: in Piazza del Duomo, viene dato fuoco a un carro decorato chiamato “Brindellone”: l’arcivescovo accende con il fuoco sacro un razzo a forma di colomba, chiamato “la Colombina”, che scorrendo lungo un filo “vola” fuori dalla chiesa fino a colpire e incendiare il carro, che dà vita a scenografici effetti Pirotecnici. A Roma, invece, riscuote particolare successo la Via Crucis, alla quale partecipa anche il Papa, che si svolge davanti al Colosseo in un perfetto mix tra architettura pagana e riti cristiani. A Procida, in Campania, il Giovedì Santo, al tramonto, si svolge la processione dei Dodici Apostoli incappucciati. Un rito simile lo troviamo a Taranto, dove tra il giovedì e il sabato all’alba si svolge una lunga processione di fedeli incappucciati, i cosiddetti “Perdoni”, proprio come accade ogni anno a Siviglia. Sempre in Puglia, a Noicattaro (Bari) il Giovedì Santo viene acceso un falò davanti alla chiesa della Madonna della Lama: il fuoco continua a bruciare per tutta la notte, in segno di devozione.