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83 ANNI FA, COME OGGI, MORIVA LORIS BULGARELLI

By on Dicembre 13, 2023 0 148 Views
Il 13 dicembre del 1940, nei cieli della Marmarica, rimaneva ucciso il capitano Loris Bulgarelli

Loris Bulgarelli nacque a Cento il 28 febbraio del 1909 dopo le scuole di base si diplomò ragioniere commercialista nel corso dell’anno scolastico 1931-1932 e tale qualifica gli consentì di accedere alla Regia Accademia Aeronautica di Caserta dove partecipò al corso per sergenti piloti conseguendo il brevetto di pilota di aeroplano presso la Scuola di pilotaggio di Capua il 14 ottobre 1928.

Assegnato in qualità di primo aviere alla 2ª Zona Aerea Territoriale (ZAT) ottenne ben presto la promozione al grado di Sergente, venendo trasferito presso il 20° Stormo da ricognizione di stanza sull’aeroporto di Centocelle Sud. Nel corso del 1936, con la promozione al grado di tenente pilota, fu inviato in Africa Orientale Italiana per partecipare alla campagna contro l’Etiopia. In seno alla 16ª Squadriglia si distinse particolarmente, tanto da venire insignito di una Medaglia d’argento e due Medaglie di bronzo al valor militare.

Nel dicembre 1938 fu inviato in Spagna per prendere parte alla guerra civile a fianco dei nazionalisti. Si distinse particolarmente anche in questo teatro operativo, e nel 1939, al termine delle ostilità, risultava insignito di numerose decorazioni spagnole concessagli dal generale Francisco Franco, e di una seconda Medaglia d’argento al valor militare.  Rientrato in patria fu assegnato al comando della 60ª Squadriglia Bombardamento Veloce, equipaggiata con i bombardieri Savoia-Marchetti S.79 Sparviero, appartenente al 33º Gruppo Bombardamento Terrestre dell’11º Stormo Bombardamento Terrestre. basata sull’aeroporto di Ferrara.

Con l’entrata in guerra dell’Italia, il 10 giugno 1940, il 33º Gruppo si trasferì sull’aeroporto di Comiso, in Sicilia. Il 15 luglio 1940, il 33º Gruppo B.T., divenuto nel frattempo autonomo, si trasferì a Benina, in Libia, alle dipendenze della 13ª Divisione Aerea “Pegaso”.

Perse la vita durante un’azione di bombardamento eseguita a bassa quota contro una colonna corazzata inglese, nei cieli della Marmarica, regione compresa tra l’attuale Libia e l’Egitto, per il suo comportamento in quell’ultima missione fu decorato di Medaglia d’oro al valor militare alla memoria con la seguente motivazione: “Veterano d’Africa e di Spagna, comandante di squadriglia da bombardamento veloce, dall’alba del primo giorno di guerra, effettuava numerose azioni su obiettivi terrestri e navali nei cieli di Malta, del Mediterraneo Orientale e dell’Egitto, dimostrando sempre doti di perizia e di valore. Ripetutamente attaccato dalla caccia nemica, mai desisteva dal suo compito e contribuiva all’abbattimento di due assalitori. Alla testa dei suoi piloti, nelle giornate dell’offensiva inglese in Marmarica, si prodigava con magnifico slancio e con dedizione incomparabile anche in difesa dei combattenti di terra. Durante il bombardamento di un reparto corazzato che minacciava una nostra unità, assalito da sei caccia avversari, sosteneva eroicamente l’impari aspra lotta. Colpito a morte reclinava sui comandi la nobile fronte. Cielo del Mediterraneo e della Marmarica, giugno – 13 dicembre 1940.”

Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, la neo costituita Aeronautica Nazionale Repubblicana intitolerà a lui e al capitano Giorgio Graffer la 3ª Squadriglia del 2º Gruppo Caccia operante dall’aeroporto di Borgo Panigale a Bologna, equipaggiata con i caccia Aermacchi C.205 Veltro.  A lui la nostra città ha dedicato un viale da Piazzale Rocca a via Cremonino e lo stadio di calcio.
Grazie ad Andrea Gilli per il prezioso contributo storico

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