Edoardo Accorsi (Lista Bonaccini): PIU’ ATTENZIONE ALLA TERZA ETA’
Di seguito riportiamo un intervento di Edoardo Accorsi, candidato area Ferrarese nella Lista Bonaccini:
“Longevità, un grande successo del welfare e del benessere che pone domande alle quali è urgente rispondere. Coinvolgiamo tutti gli attori sociali e istituzionali. Cohousing tra anziani con universitari che si impegnano come caregiver in cambio dell’alloggio?”
In Emilia-Romagna attualmente ogni quattro persone una è anziana. Secondo l’Istat, tra vent’anni una persona su tre sarà anziane, 450.000 in più rispetto a oggi.
Se questi dati sono da salutare positivamente, perché sono indicatori di benessere e di un welfare efficiente, in particolare grazie all’esistenza di un sistema sanitario nazionale di tipo universalistico, tuttavia pongono, in particolare nel Ferrarese che ha il record regionale di anziani, domande di enorme rilievo che vanno affrontate per tempo.
Nelle città circa un terzo delle persone tra i 50 e 60 anni non ha figli, un altro 40% spesso ha figli che vivono lontano. Chi se ne prenderà cura? Non ci sarà più la mediazione dei figli. Come si manterranno a casa loro?
Spesso nei condomini fino ai quattro piano non ci sono ascensori, il rischio è quello di costringere migliaia di anziani agli arresti domiciliari.
Quali soluzioni? In questi anni la giunta regionale guidata da Stefano Bonaccini ha portato gli stanziamenti per la non autosufficienza a 449 milioni di euro: un cifra molto importante che, vista l’evoluzione demografica, presto andrà ulteriormente incrementata. Ma non lo si potrà fare all’infinito.
Occorre aprire un grande dibattito su questa questione, coinvolgendo le istituzioni, i privati, la cooperazione, le associazioni, in particolare quelle di anziani, per trovare soluzioni nuove.
Molti anziani sono pensionati proprietari di casa: è possibile pensare a soluzioni di cohousing, magari coinvolgendo i tanti giovani che frequentano le università e che sono alla ricerca di una sistemazione a prezzi contenuti e che possano fungere da caregiver?”