VIRTUS Vs. FORTITUDO GIOCATA A CENTO!
Correva l’anno 1972… Meraviglioso ed emozionante racconto stile “Amarcord” quello pubblicato sul profilo FB della Benedetto 1964. “Guardate questo campo. Adesso immaginatelo pieno di spettatori e con i protagonisti di Virtus e Fortitudo in campo. Non è un sogno, è successo veramente. Con #BenedettoFlashback facciamo un viaggio nel settembre del 1972. Era il periodo di preparazione alla nuova stagione e, come adesso, anche allora, si era alla ricerca per trovare qualche fondo per far fronte alle spese per la stagione incombente. Era il periodo nel quale, con il passaggio di Claudio Cortese dalla Benedetto alla Fortitudo Bologna (primo prodotto del nostro vivaio ad andare a far parte di una Compagine professionistica) e l’arrivo a Cento di coach Ezio Serafini, i rapporti fra biancorossi e biancoblu erano buoni.
Nacque così l’idea di portare il Derby fra Virtus e Fortitudo al campo dell’Oratorio di San Biagio, naturalmente con ingresso a pagamento. Le due grandi società bolognesi si dichiararono disposte a compiere una tappa della loro preparazione nell’appasionata piazza di Cento.
Partirono subito i preparativi. Il campo dell’Oratorio fu letteralmente trasformato e vestito a festa per l’occasione: furono rifatte le righe, riverniciati i tabelloni, controllati ovviamente i canestri (non ancora sganciabili) e le retine, sistemata tutta l’area attorno al campo, inclusi i fari di illuminazione e la potatura degli alberi. La notizia fece presto breccia nei giornali locali e l’attesa si fece sempre più febbrile.
Il giorno della partita i giovani ragazzi della Benedetto passarono addirittura con una macchina per le vie di Cento e dintorni per annunciare l’evento della serata. Poi i ragazzi attesero i loro beniamini nel pomeriggio del loro arrivo.
Il risultato? Mai come in quella sera ci fu un numero maggiore di persone assiepate attorno alle linee del rettangolo di gioco. Forse qualcosa di simile si vide solamente il giorno della finale, vinta, con Ferrara, per la promozione in serie D, primo campionato nazionale conquistato dalla Benedetto, ma questa è un’altra storia.
L’amichevole si svolse su 3 tempi da 20 minuti. 60 minuti entusiasmanti, con giocate di classe, a cui gli occhi dei centesi non erano abituati, e a velocità che non si pensava fossero possibili. Con schiacciate e tiri da distanze, per noi, siderali.
I due campioni americani: Gary “Baron” Schull e John “Cochise” Fultz erano ovviamente l’oggetto della nostra maggiore attenzione ma c’erano anche altri fior di giocatori, per la Fortitudo Pellanera, Stefanini, Arrigoni, Viola e Orlandi e per la Virtus: Albonico, Bertlotti, Serafini e Gergati, solo per citarne alcuni. Poi, per l’orgoglio dei giovani centesi, nella formazione della Fortitudo, era presente anche il nostro ex compagno Claudio Cortese che, quella sera, giocò anche qualche minuto.
Per noi giovani appassionati, che per una delle prime volte potevamo vedere questi campioni da pochi metri di distanza, fu una serata memorabile e irripetibile ma lo fu anche per i tanti, forse meno coinvolti, che furono presenti quella sera.
Ne avremmo parlato per tanto tempo ancora e avremmo ricordato e cercato di imitare quelle giocate che avevamo visto. Allora non avevamo a disposizione tutto quello che adesso hanno i nostri ragazzi (NBA e Euroleague, ad esempio) sulle più diverse piattaforme ma fu una delizia assistere a quella pallacanestro “pura”, più tecnica e tanto meno fisica. E, per non pochi nostalgici, era anche più avvincente.
Per chi c’era, aveva e ancora ha la Benedetto nel sangue fu una serata indimenticabile.
*Un sentito ringraziamento a Paolo Passarini per il racconto e la foto. #WeAreCento #InsiemePerRialzarci