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A SCUOLA DI LEGALITA’ E SOLIDARIETA’

By on Aprile 16, 2016 0 1439 Views

Venerdì 15 aprile 2016 , presso la scuola Secondaria “Il Guercino” di Cento, si è svolto un incontro, alla presenza di importanti ospiti,  per riflettere insieme di legalità, prevenzione alla delinquenza giovanile e solidarietà. L’occasione è nata all’ interno del progetto “Solidarietà e legalità – gli alunni incontrano i detenuti della casa circondariale della Dozza” con gli obiettivi di fare conoscere la realtà detentiva, di comprendere la possibilità di recupero dei detenuti, di prevenire la tossicodipendenza e la delinquenza giovanile, di conoscere la legge, di educare alla solidarietà e di comprendere il perdono. Il progetto è stato proposto dalla prof.ssa Tarantini e accolto dalla dirigente Anna. Tassinari.

Una mattinata intensa ha coinvolto i ragazzi della Scuola: il Vice commissario Nicola Ciarlitto, ha presentato la storia del Corpo si Polizia Penitenziaria per addentrarsi a spiegare le storie e le vite di quelli che lui chiama “clienti”, giovani che arrivano in carcere molto spesso perché nelle loro vite si è interrotto l’importante dialogo con la famiglia e con le istituzioni. Ha evidenziato il ruolo importante della prevenzione e dell’informazione per non cadere nelle lusinghe e insidie delle “droghe” che ormai sono anche composizioni chimiche che, anche solo ad un uso occasionale” possono portare danni permanenti.

E’ intervenuto inoltre  il Capitano dell’Arma dei Carabinieri, Dott. Virgillo Eliseo Mattia, con un sentito intervento sulla “cultura della legalità” che altro non è che rispetto di se stessi e degli altri. “La scuola svolge un ruolo fondamentale nella diffusione della legalità perché accompagna all’analisi critica, al discernimento tra bene e male e quindi alla capacità di scelta.”

Dopo una breve pausa, sono ripresi i lavori con le parole dell’ispettore capo Antonino Molinaro che ha illustrato la vita in carcere, la giornata tipo dove si trova anche spazio per studiare e lavorare. Si inserisce l’intervento del maestro di rugby che ha creato, all’interno del carcere, la possibilità di praticare questi sport anche come strumento di recupero. L’infermiera del Sert, Simona Alberghini, ha spiegato gli effetti di droghe e della dipendenza.

Era presente anche il comandante dei vigili, Fabrizio Balderi che, insieme all’ispettore Perrone, hanno rinforzato  il ruolo di tutto per condividere una cultura della legalità che parte dalla consapevolezza e dal rispetto; anche l’uso improprio dei social network e degli Iphone avviano le nuove generazione su terreni scivolosi verso l’illegalità.

Fra’ Giuseppe, cappellano della casa circondariale, ha portato  la riflessione sul perdono, sulla solidarietà, sul recupero e offre alla platea momenti di commozione raccontando storie. Gli alunni della scuola secondaria sono intervenuti portando piccoli regali costruiti con le loro mani: una cella sorretta da una mongolfiera, un albero di speranza, una scatola chiusa che racchiude un cuore, messaggi di speranza.12

Era presente anche la Guardia di Finanza, nella persona del Comandante Verdini Maurizio a confermare l’importanza di un’azione univoca tra tante forze istituzionali e non per aiutare i giovani ad acquisire consapevolezza e strumenti necessari per sviluppare un buon senso critico e discernere tra il bene e il male.

Il filo con la casa circondariale di Dozza continuerà con la visita degli studenti al carcere tra qualche giorno.

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