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DA CENTO…SI VEDE LA STORIA

By on Novembre 8, 2021 0 405 Views

Il 24 maggio 1915 il regno d’Italia entra in guerra contro l’impero austriaco. I successivi 3 anni saranno duri, pesanti e logorati da una guerra di posizione di truppe asserragliate nelle trincee.
Le vittorie di entrambi gli schieramenti sono conquiste di poche centinaia di metri, alle volte pochi chilometri come nel caso della Strafexpedition, del San Michele o della presa di Gorizia.
Nel 1917 la grande sconfitta di Caporetto fa arretrare la linea del fronte sulle rive del Piave dove il nostro esercito è messo a dura prova. Il fronte si snoda come una interminabile trincea dai confini della Svizzera fino al Adriatico in corrispondenza della foce del Piave passando dal Pasubio, nell’altipiano dei 7 comuni e sul monte Grappa.
Il primo conflitto mondiale è una assurda carneficina che lascia sul campo oltre 650000 soldati o per meglio dire EROI.
Molti dei sopracitati luoghi sono oggi Zone Sacre alla Patria e vengono ancora ricordati come luoghi carichi di sentimento. Non dimentichiamoci che la LEGGENDA DEL PIAVE fu inno d’Italia fino al 1944 e a tutt’oggi è suonata dalle bande cittadine durante le ricorrenze.
La guerra si concluse con la vittoria italiana nel 1918 e il 4 novembre venne diramato il bollettino della vittoria.

Camminare oggi sui luoghi della prima guerra mondiale è una sensazione difficile da descrivere, una emozione mista tra commozione ed incredulità. Osservare le linee avversarie distare solo poche decine di metri, pensando che siano state realmente utilizzate, genera angoscia e rispetto al tempo stesso.

Il 4 nov è stato per tanti anni festa nazionale e pochi giorni fa è stato celebrato anche il centenario della tumulazione del milite ignoto (4 nov 1921), ovvero della salma del soldato ignoto che rappresenta tutti i nostri caduti e il loro eroismo.

Sembra quasi incredibile ma in questi giorni di sereno, vicini alla data del 4 nov, da Cento è possibile osservare i luoghi Sacri e la linea del fronte: Asiago, cima XII, Ortigara, Monte Baldo e Monte Grappa appaiono maestosi sull’orizzonte. Complice il vento e le freddi notti, alla mattina la bassa atmosfera appare pulita, limpida e permette di osservare le cime innevate di fresco risplendere, illuminate di taglio dal Sole che sorge.

La foto è stata scattata da Cento
Grazie a T. M. per il contributo

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