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INAUGURAZIONE MUSEO PARMEGGIANI CON ” L’AMICO BART”- UN LIBRO E UN FUMETTO

By on Maggio 11, 2016 0 940 Views

L’amico Bart” ad opera di Elisabetta Barletta, Simone Cortesi e Donald Soffritti., apre la mostra del fumetto dedicato al renazzese Bartolomeo Vanzetti processato a Plymouth.  Le tavole originali che compongono il fumetto verranno esposte in una mostra al Museo Parmeggiani di Renazzo, che verrà inaugurata Venerdì 13 maggio, alle ore 18,00, prima della presentazione del volume.

In mostra ci saranno anche alcuni elaborati realizzati dagli alunni delle classi II e III T IC 3 di Renazzo, raffiguranti storie locali di emigrazione, quale momento conclusivo di un progetto didattico incentrato sull’analisi del fenomeno migratorio di cui è stato protagonista il nostro territorio.

Sempre venerdì 13 maggio, alle ore 21.00 presso la Sala Polivalente P.P. Gallerani di Renazzo l’Assessorato alla Cultura presenta la pubblicazione “La condanna di Vanzetti. Ruolo e testimonianza degli emigrati emiliani nel processo di Plymouth”.

Il volume, curato da Anelita Tassinari, con il Patrocinio dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna, contiene tre interessanti saggi storici di Luigi Botta, Ernesto R Milani e Andrea Speranzoni ed è corredato dal fumetto “L’amico Bart” ad opera di Elisabetta Barletta, Simone Cortesi e Donald Soffritti.

Molto interessante per l’approfondita ricerca socio-storica e archivistica, il volume si sofferma sul ruolo che ebbero una ventina di testimoni originari delle province ferraresi e bolognesi al processo di Plymouth del 1920, nel quale Bartolomeo Vanzetti subì una prima condanna per tentata rapina e che aprì la strada per la condanna alla pena capitale con il secondo processo di Dedham sette anni più tardi.

I testimoni, amici di Vanzetti, affrontarono con coraggio e dignità il processo nono stante i forti pregiudizi sociali e razziali cui andarono incontro, portando prove evidenti sull’innocenza di Vanzetti di cui la giuria non tenne conto, in quanto portate da testi immigrati e italiani e pertanto ritenuti inaffidabili nella società americana di allora.

Il primo saggio dello storico Luigi Botta titolato “Sacco e Vanzetti: la fine di un breve sogno americano” compie una approfondita panoramica sul contesto sociale, ideologico e politico in terra statunitense del primo ventennio del 1900, mettendo in luce le difficili condizioni degli immigrati italiani, sottoposti a forti pregiudizi razziali. Il saggio aiuta a comprende il clima nel quale sono accaduti i fatti oggetto della pubblicazione e analizza con informazioni e dati inediti il periodo drammatico della Red Scare, durante la quale furono emanate leggi severe e restrittive contro ogni forma ideologica di origine proletaria avvertita come estranea e per questo minacciosa del sistema vigente.

Il secondo saggio del ricercatore Ernesto Milani dal titolo “Plymouth 1920: i testimoni ferraresi e bolognesi al processo di Plymouth” entra nel vivo dell’argomento e approfondisce le figure dei testimoni elencandone i nomi e la storia della famiglia, dalla loro partenza dalla terra emiliana sino al loro insediamento negli USA. E’ questo un saggio particolarmente interessante perché ci aiuta a familiarizzare con persone del nostro territorio, provenienti da Renazzo, San Matteo della Decima, San Giovanni in Persiceto e altri comuni limitrofi, che in terra americana furono coinvolte in una delle vicende più eclatanti del secolo scorso. Dal saggio è possibile comprendere lo slancio di umanità, solidarietà e generosità che fu alla base della coraggiosa presenza al tribunale di Plymouth in difesa dell’amico Vanzetti.

Il terzo saggio dell’avvocato Andrea Speranzoni “L’affaire Sacco e Vanzetti. Storia di una manipolazione giudiziaria” analizza nel dettagli i passi degli interrogatori ai testi emiliani, focalizzandosi sulle tecniche manipolatorie utilizzate dal Procuratore Katzmann per sovvertire il senso dei loro interventi, farli apparire poco credibili se non inquinati di malizia. I testi furono apertamente ridicolizzati per la loro scarsa conoscenza della lingua inglese e manipolati subdolamente con domande non pertinenti e incalzanti per disorientarli e farli cadere in contraddizione.

Il fumetto contenuto nel volume raffigura in 30 tavole i passi più significativi del processo, prestandosi quindi a far conoscere il caso anche a lettori più giovani. Situazione e dialoghi rappresentanti, brillantemente resi dalla sceneggiatura di Elisabetta Barletta, sono state desunti fedelmente dalla trascrizione degli atti processuali.

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