IN POCHI GIORNI SIAMO PASSATI DAL RISCHIO PER “SCAMPATA” CHIUSURA CAUSA MANCANZA DI ANESTESISTI AD UN PIANO INVESTIMENTI.
Pochi giorni fa l’Assessore regionale alla Sanità, Donini, in visita all’ospedale di Cento assieme al Sindaco Accorsi, ha annunciato investimenti in arrivo per il nostro nosocomio….qualche cosa sembra non tornare al Consigliere Regionale Fabio Bergamini (Lega) che così commenta: «Soltanto poche settimane fa, abbiamo visto essere messi a rischio servizi fondamentali come l’emergenza-urgenza, a causa della mancanza di anestesisti. Un problema parzialmente rientrato con l’arrivo di un’unità operativa in più, da qualche settimana. Ora, l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, è arrivato ad annunciare 400mila euro di investimenti nel nosocomio centese, ma ci sono alcuni punti che non ci convincono». Il consigliere regionale della Lega, Fabio Bergamini, ha depositato una nuova interrogazione in Assemblea Legislativa, mirata questa volta a capire la natura degli investimenti previsti per il “Santissima Annunziata”. «Intanto, per sapere cosa si prevede per “Ostetricia e Ginecologia”, collocate al primo piano della struttura, che sarà al centro della rifunzionalizzazione annunciata», ma Bergamini intende capire come si vogliono effettivamente superare le criticità della piastra chirurgica, che è al centro degli investimenti annunciati dalla Giunta regionale. «Non si parla mai di assunzioni e nuove competenze, solo di aree di attesa e spazi per gli utenti in barella che devono fruire del Pronto Soccorso, dove sarà meglio distinto l’accesso dei pazienti Covid dal resto. Non si parla di un potenziamento nell’ organico che riduca i lunghi tempi di attesa, che comportano spesso un’intera giornata». Insomma, «vanno bene le opere strutturali ed impiantistiche, ma la coperta del personale sembra restare “corta”, quando invece tocchiamo con mano le difficoltà dei sanitari, che temo non saranno ridotte dai promessi interventi di Donini. Al quale abbiamo chiesto il dettaglio degli investimenti previsti per l’ospedale».