Ultime News
  • Home
  • homepage
  • INAUGURAZIONE DELLA CHIESA DEL “VILLAGGIO”

INAUGURAZIONE DELLA CHIESA DEL “VILLAGGIO”

By on Novembre 5, 2022 0 296 Views

accadeva il 5 Novembre del 1978
Era il 5 Novembre dek 1978 quando il Cardinale Antonio Poma inaugurava la chiesa di San Giovanni Bosco.
La chiesa di San Giovanni Bosco fu voluta dai parrocchiani e dal parroco mons. Baviera.
Venne costruita, quale punto di aggregazione, nel nuovo quartiere abitativo INA di Cento. Progettata dall’architetto romano Mauro Fabri, venne realizzata sotto la direzione dell’ingegner Cavicchi tra il 1976 e il 1978.

Precedentemente alla realizzazione di questa chiesa, per una decina di anni, i riti venivano celebrati in una ex stalla di una casa colonica e poteva accogliere circa 120 persone; abbattuta nel 1973 i parrocchiani chiesero immediatamente un nuovo centro di culto. Il desiderio si concretizzò utilizzando il ricavato della vendita di un terreno della parrocchia di San Biagio.

Costruita esclusivamente in cemento su un piano rialzato, la parte sottostante è adibita ad asilo e sale per riunioni; al piano superiore è la Chiesa vera e propria alla quale si accede da una grande scalinata, a doppia rampa, con gradini bassi. La facciata è in cemento armato grezzo ed è connotata dalla presenza di contrafforti in aggetto alternati a parti murarie in cemento arretrate. Alla sommità i contrafforti si piegano a formare delle merlature che danno alla struttura l’aspetto di una rocca medievale.

Tra le merlature si aprono sei finestre a forma di feritoia. I fianchi e l’esterno del presbiterio replicano il motivo a contrafforti della facciata. La chiesa è ad unica navata con presbiterio inglobato coperta da quattro spioventi in cemento, con costoloni in corrispondenza delle giunture, un rialzo a tre gradini separa la navata dal presbiterio.

Sul tetto della chiesa venne installata una grande croce in tubolare di ferro e una campana per annunciare ai residenti della zona l’inizio delle funzioni religiose. A causa di forti lamentele dei residenti (si consideravano disturbati dal suo suono la campana) la campana fu tolta, mentre un forte vento di fine marzo, nel 2015 ha fatto cadere la croce in tubolare di ferro.
Varie le opere d’arte custodite all’interno: sculture di pregio e valore come la statua lignea di San Giovanni Bosco dello scultore di Ortisei Ferdinand Stunflesser, il Crocifisso, bassorilievo in legno di tiglio, dello scultore centese Dino Bonzagni, e
il Crocifisso in bronzo dello scultore Pellini.

Oggi, la chiesa, è aperta alle funzioni religiose della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia

grazie ad Andrea Gilli per il contributo storico

Share Button
Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *