CITTÀ AL BUIO: INSORGONO LE OPPOSIZIONI!
Da alcuni giorni in vigore, il nuovo piano risparmio, studiato dall’Amministrazione Accorsi, è stato portato alla “ribalta” della cronaca prima con il tam tam sui social (cittadini inferociti perché con la pubblica spenta alle 6 per risparmiare, in tantissimi, recandosi al lavoro, si sono ritrovati in situazioni di forte disagio e paura) ed ora con le varie prese di posizione delle minoranze che siedono in consiglio comunale fatta eccezione di Orgoglio Centese che (pare) essersi perfettamente allineato, anche se non entrati ufficialmente in maggioranza, con le scelte della Giunta Accorsi
FRANCESCA CALDARONE (FDI)
La prima componente politica ad affrontare il problema dei fari pubblici spenti in orari diversi dal solito è stata Fratelli d’Italia che, attraverso il Capogruppo Caldarone, ha formulato una interrogazione ufficiale:
“ Ci è stato segnalato da numerosi cittadini, che da diverso tempo è stato ridotto il timer dell’illuminazione pubblica, anticipando lo spegnimento e posticipando l’accensione dei punti luce, sia nel centro storico che in tutte le frazioni.
DATO CHE:
Si è deciso di spegnere le luci anche a ridosso degli attraversamenti pedonali e delle fermate delle corriere al mattino, mentre i ragazzi aspettano completamente al buio i mezzi pubblici per recarsi a scuola, esponendosi al pericolo di essere investiti” per Caldarone ed FdI si pone così un problema sicurezza: “ mettendo in difficoltà i commercianti che vedono allontanarsi sempre più i cittadini dalla propria città.
CONSIDERANDO CHE:
La sicurezza, è strettamente legata alla condizione dell’illuminazione, cosi’ come la percezione di sicurezza”.
BEATRICE CREMONINI
anche la lista civica che fa capo all’ex Sindaco Toselli, Avanti Cento, è scesa in campo attraverso le parole di Beatrice Cremonini – Capogruppo in Consiglio Comunale.
Per Cremonini:” è vero che esiste una delibera regionale sull’inquinamento luminoso ma occorre il buon senso nell’applicare le normative. La Regione non ha dato orari perentori per l’accensione/spegnimento anzi prevede un ritardo massimo dell’accensione o un anticipo massimo dello spegnimento preferibilmente pari a 20 minuti. La decisione spetta pertanto ad ogni amministrazione in base alle esigenze del territorio.
Una scelta, quella del primo cittadino incomprensibile, che sacrifica la sicurezza dei cittadini, con rischio dell’aumento della microcriminalità per risparmiare in bolletta”.
ALEX MELLONI
la Lega, attraverso il proprio Capogruppo, Alex Melloni ha chiesto al Sindaco che:”NON LASCI CENTO AL BUIO” per poi proseguire con: “La scelta della giunta Accorsi di tagliare l’illuminazione pubblica è incomprensibile. Lo scorso anno la giunta ha portato al massimo l’addizionale Irpef, per far fronte ai costi energetici, ma questo oggi è il risultato: le tasse sono aumentate e il servizio è peggiorato. Il tentativo di dare la responsabilità al governo non sta in piedi: il bilancio comunale è di competenza della giunta, se i soldi per accendere i lampioni non ci sono è perché sono stati spesi in un altro modo”.
Melloni ha anche da ridire su: “il parziale dietrofront, arrivato dopo le lamentele dei cittadini non risolve la situazione ma anzi la aggrava: per la Lega non ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B. Chi decide quali zone devono essere illuminate e quali no? E secondo quale criterio? L’illuminazione è un diritto di tutti i centesi, che pagano le stesse tasse e devono avere gli stessi servizi.”
Gran brutto pasticcio quello degli spegnimenti anticipati che, a giudicare dalla presa di posizione del Sindaco (lo leggerete a breve anche su RadioCento), sembra subirà delle sostanziali modifiche a brevissimo se non altro in alcune zone della città ritenute a rischio come l’Area autostazione e del Centro Storico.