
BONZAGNI: AGRICOLTORE CONOSCIUTO E STIMATO IN GRAN PARTE DEL NORD ITALIA
il 26 luglio del 1868 nacque a Corporeno Giuseppe Bonzagni; uomo dotato di notevole intelligenza e ferrea volontà doti che gli consentirono di raggiungere con successo gli ambiziosi traguardi che fin da giovane si era prefissati: diventare uno degli imprenditori agricoli più conosciuti e stimati del Nord Italia.
Fu inconfutabilmente un vero autodidatta in materia di ortofrutticoltura, si interessò della peschicoltura, studiandone le tecniche e le pratiche di coltivazione più avanzate e visitò i pescheti più importanti e affermati della Romagna e del veronese.
Studiò e impostò l’attività ortofrutticola a scopo commerciale, concetto assolutamente innovativo per quei tempi, incontrando prevedibilmente le incomprensioni e le critiche dei sostenitori delle coltivazioni tradizionali, quali in particolare, quella della canapa, considerata all’epoca un prodotto sicuro e ad alto reddito, che costituiva la base dell’economia agricola del centese. Per meglio comprendere la vera portata innovativa dell’opera del Cavalier Bonzagni, occorre ricordare che a quell’epoca la coltivazione delle piante da frutto era limitata a ristrettissime superfici, cioè ai cosiddetti orti famigliari, alle poche piante sparse nelle corti ortofrutticole coloniche e alle varietà più resistenti ai parassiti, come il noce, il nespolo e il sorbo.
Va inoltre ricordato che altre difficoltà erano rappresentate dalla naturale tendenza della pianta da frutto a produrre ad anni alterni, se non adeguatamente curata, e infine che mancava qualsiasi collegamento ferroviario veloce con Ferrara, Bologna e Modena, i più probabili mercati di sbocco.
Forte della forza di chi sa di avere tutto e tutti contro, trasformò “l’Urtòn” (grande orto), un appezzamento di 6.000 mq adiacente alla casa padronale dei Bonzagni nelle immediate vicinanze dell’abitato di Corporeno, in un campo dimostrativo delle sue idee, per verificare i tempi di maturazione dei frutti, la loro resistenza alle operazioni di raccolta, di lavorazione e di trasporto.
A lui va riconosciuto anche il merito di aver divulgato le sue conoscenze ai vari agricoltori suoi vicini affinché anch’essi iniziassero a coltivare gli alberi da frutto in sostituzione della canapa o di altre colture che già stavano perdendo d’importanza.
Volle cimentarsi poi anche nella coltivazione specializzata della vite: in località “Guadòura” acquistò un podere di oltre cinque ettari, dotato di ottimi fabbricati rustici e di un vigneto in piena produzione, coltivò uve per la vinificazione ma anche da pasto.
Fu tra i primi in Italia a coltivare la H.J. Hale, una pesca californiana a polpa gialla, considerata la regina delle pesche americane; la sua resistenza al viaggio ne fece una coltura molto richiesta.
Ricevette numerosi attestati di benemerenza e ambiti premi e solo una precoce senilità, accompagnata alla mancanza di figli che avrebbero potuto continuare il suo lavoro, ne interruppe bruscamente l’avventura professionale.
Nel 1931 gli venne conferita l’onorificenza di Cavaliere della corona d’Italia per meriti agrari.
II notiziario “L’Agricoltore ferrarese”, nel commentare la notizia così si esprime: Onorificenza meritata”. Il signor Giuseppe Bonzagni, notissimo e stimato frutticoltore residente in Corporeno di Cento, è stato insignito con motu proprio di S. M. il Re della onorificenza di Cavaliere della Corona d’Italia. Il titolo onorifico non poteva essere meglio assegnato perché viene a premiare un vero pioniere della nostra frutticoltura. All’ottimo agricoltore le congratulazioni più sincere”
Fervente cattolico molto attento ai problemi sociali, nel 1916 fu con il fratello tra i 14 soci fondatori della “Cassa Rurale di Prestiti di Corporeno”. Morì a Bologna il 10 febbraio 1956. Nel 1991 la “Cassa Rurale ed Artigiana di Cento” lo ricordò con una bella pubblicazione.
in foto la copertina della pubblicazione del 1991 e del biglietto funebre