LA POLITICA INCONTRA L’ AUSL SUL FUTURO DELL’OSPEDALE
La politica (ed i cittadini a giudicare dalla partecipazione spontanea avvenuta all’interno della sala del consiglio) ha incontrato i vertici dell’Azienda Sanitaria Locale per cercare di capire e far capire quanto sta succedendo o possa succedere alle varie funzionalità in discussione (pare) presso il Santissima Annunziata (in primis i punto nascite che continua a rimanere chiuso…temporaneamente).
Il riassunto, di quanto successo, lo “rubiamo” al profilo social di Marco Gallerani, portavoce dei cittadini che hanno detto NO al RIDIMENSIONAMENTO DEL P.S.
così Gallerani: “Ora che ho sbollito il nervoso per le cose che ho sentito dire e non dire all’incontro tra la Commissione ospedale e la Direzione Ausl di Ferrara, dico la mia, trattenendomi per opportunità.
Intanto, all’incontro hanno partecipato tutti i Primari del SS. Annunziata, anche se non previsti nell’odg. Evidentemente la Direzione Ausl aveva timore di affrontare l’incontro da sola, facendo così che per due ore si sia udito una fiumana di dati e autopromozioni che non erano il vero oggetto dell’incontro.
Tra gli interventi dei Primari, è spiccato per la narrazione autoassolutoria, quello del reparto di ginecologia e ostetricia. Da lui abbiamo appreso che il calo di parti avuti da quando lui è Primario a Cento, da 610 nel 2012 alla chiusura di sette mesi di quest’anno, è dovuto esclusivamente al calo di nascite in Italia.
Non una parola sul fatto che alle donne in gravidanza, in questi 10 anni, venisse evidenziato che a Cento non c’era la neonatologia, che NON c’è mai stata e che era più sicuro andare a Cona.
Dunque, nessuna responsabilità di chi a gestito tutti questi anni il Punto nascite. Ma si sa, la colpa è una brutta bestia.
Poi le domande dei soli consiglieri di Opposizione, mentre quelli di Maggioranza hanno ben pensato di starsene zitti, dimenticando di esser stati votati per affrontare i problemi e non sfuggirli.
A dir la verità, c’è stato un intervento di un consigliere di Maggioranza, ma è stato talmente patetico nella sua ideologica difesa dell’amministrazione comunale, che ha fatto risultare i silenzi dei suoi colleghi come la cosa giusta da farsi.
Un bella e importante notizia è stata data: il Pronto Soccorso rimarrà tale e non sarà declassato. E questo ci riempie di orgoglio per la battaglia che abbiamo intrapreso alcuni mesi fa in sua difesa, con la manifestazione di aprile e le conferenze stampa.
Il gran finale, la Direzione Ausl l’ha dedicato ai veri colpevoli di tutto sto casino per niente: i cittadini che hanno portato alla luce il calo di prestazioni di urologia e ortopedia, per non parlare, appunto, dei sette mesi di chiusura del Punto nascite. Tutte questioni che mettono in cattiva luce l’ospedale di Cento e che sarebbe bene, evidentemente secondo il loro illuminato pensiero, che non saltassero fuori, così da mettere i cittadini davanti al fatto compiuto. E loro proseguire indisturbati con le carriere professionali, dopo essere stati nominati dalla politica regionale.
Ora vado a letto perché è tardi, ma domani è un altro giorno. E lor signori devono farsi una ragione che continueremo a portare alla luce tutto ciò che non farà dell’ospedale di Cento una struttura sanitaria strategica per il nostro territorio. Perché, noi, non stiamo facendo una battaglia ideologica di partito, ma di civiltà.
Rimaniamo informati!!”