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IL SANTUARIO DELLA ROCCA, PER UN PERIODO NON BREVE, FU UTILIZZATO COME CASERMA

By on Settembre 23, 2023 0 187 Views
L’edificio, costruito nel 1609, originariamente venne dedicato allo Spirito Santo ed era sede delle funzioni dei Canonici Regolari Lateranensi di S. Salvatore.
Dopo un susseguirsi di alterne vicende, nel 1796, ormai priva di religiosi al proprio interno, venne TRASFORMATA IN CASERMA mantenendo però consacrata la chiesa.
Nel 1804 vi fu collocata l’immagine della Beata Vergine della Rocca e venne costruito un nuovo atrio d’ingresso.
 
L’Immagine della Madonna della Rocca era stata affrescata nel locale del corpo di guardia in adiacenza all’ingresso attrezzato di ponte levatoio e di rivellino; quando la porta di accesso venne spostata e non si ebbe più il corpo di guardia nello stesso punto, l’immagine venne a trovarsi in un locale di ritrovo per i soldati che con il passare degli anni finì per essere utilizzato come magazzino.
 
Agli inizi del 1700, un servente della Rocca, rimasto colpito dallo stato di abbandono dell’Immagine, si propose di migliorare la situazione, stabilì quindi nella stanza dell’Immagine degli appunti di preghiera, che dovevano interessare anche i soldati.
Ben presto ci si accorse che la Vergine era larga di grandi grazie, e cominciò così a divulgarsi per Cento e dintorni la voce circa il nuovo polo devozionale.
 
In quella stanza cominciarono a raccogliersi varie persone, cantando di sera litanie, e recitando preghiere.
 
La devozione crebbe e da una stanza, si passò ad adibire un ambiente a cappella per la celebrazione della Santa Messa su concessione della Camera Apostolica, fu il sacerdote centese Giuseppe Gallerani che si prese carico della trasformazione della semplice stanzetta in cappella ornandola dal pavimento al tetto e il 12 luglio l’immagine venne benedetta come Beata Vergine della Pioggia in relazione alle necessità del periodo.
 
Il 16 luglio 1722 il papa Innocenzo XIII concesse l’indulgenza plenaria ai fedeli che visitassero l’oratorio, dai primi vespri del 14 agosto fino al tramonto della solennità dell’Assunta.
Con ciò iniziava la tradizione di festeggiare la Madonna della Rocca nel giorno dell’Assunta.
 
Nel 1803 un ordine del Comune stabilisce di unire tutte le prigioni della Città e distretto in Rocca, ciò renderà impossibile l’accesso dei fedeli alla cappella attraverso il cortile delle carceri, pertanto venne disposto il trasferimento della sacra immagine nella vicina chiesa dello Spirito Santo.
 
Era il 24 settembre del 1804 quando la sacra immagine venne definitivamente trasferita nella Chiesa dello Spirito Santo che poco dopo cambiò poi nome in chiesa della Madonna della Rocca.
L’8 luglio 1855 durante la grave epidemia di colera, dopo un triduo di suppliche alla Beata Vergine, cessarono le morti a Cento; da quel giorno, all’Immagine venne attribuito il titolo di Salus Infìrmorum.
Dopo vari restauri, avvenuti nel 1819 e nel 1844, i Minori Cappuccini ne presero il possesso nel 1857.
Su disegno del Padre Francescano Angelo Regazzi da Ferrara nel 1870 venne completamente riedificato il campanile.
Nel 1884 nuovi lavori portarono praticamente alla demolizione dell’intero stabile e alla sua ricostruzione sotto la guida dell’architetto bolognese Brighenti, nell’occasione furono realizzate nuove decorazioni a stucco e innalzato l’Altare maggiore.
 
OGGI:
L’edificio presenta una semplice facciata monocuspidata caratterizzata da un grande arco di tipo serliano sorretto da doppi pilastri, che determina l’area del massiccio vestibolo, l’interno è a pianta longitudinale ad unica navata coperta da volta a crociera con quattro cappelle per lato. Nell’edificio vi sono due dipinti di un certo interesse: “La discesa dello Spirito Santo” del piacentino Soldoli qui collocata nel 1891 e “Le Stimmate di San Francesco” di scuola guerciniana.
 
Nel settembre 1904 si fecero grandi festeggiamenti per il Primo Centenario della traslazione della Sacra Immagine.
Il 15 agosto del 1939 l’immagine della Vergine e del Bambino vennero incoronate dal cardinale G. Battista Nasalli con due nuove corone ottenute con la fusione degli oggetti d’oro offerti nei decenni dai devoti
Il 15 febbraio 1944 la cittadinanza fece solenne voto alla Madonna impegnandosi, qualora la città di Cento e la campagna fossero scampate ai bombardamenti anglo-americani, a fare ogni anno (il 15 agosto, festa dell’Assunta) una solenne manifestazione di fede.
 
E cosi avvenne!
 
La città rimase quasi completamente incolume dai bombardamenti. Nel 1948 si organizzò la prima Peregrinatio Mariae nelle parrocchie vicine come ringraziamento per gli scampati pericoli bellici: incominciò la sera del 4 novembre per concludersi il 14 marzo 1949 con un’imponente processione cui parteciparono oltre trentamila persone.
 
Tra le opere, all’interno del santuario, vanno accennati i 18 ovati, raccordati da festoni di stucco, con altrettante effigi di santi e beati dell’Ordine cappuccino e alle pareti, le 14 formelle bronzee rappresentanti la Via Crucis opere di Salvatore Amelio.
 
Nel 1956 la chiesa, che fino ad allora era stata di proprietà del Comune, fu donata all’Ente Provincia di Bologna dei frati cappuccini con atto notarile del 5 gennaio.
Nel 1958, il 31 di maggio, il Card. Giacomo Lercaro, arcivescovo di Bologna, solennemente la consacrava per poi al 15 di agosto elevarla al grado di Santuario.
All’ interno del neonato Santuario della Beata Vergine della Rocca, nel 1959, venne collocato un maestoso organo a canne.
Nel 1986 nell’abside fu inaugurato un pregevole coro ligneo, opera dello scultore centese Dino Bonzagni e della Scuola di Artigianato Artistico, composto da 14 stalli in massello di noce bolognese, decorati e intagliati con varietà di motivi.
 
L’8 dicembre 2003 fu inaugurato l’Anno Mariano per il Bicentenario della Traslazione dell’Immagine dalla Rocca al Santuario che si concluse il 26 settembre 2004.
Inoltre fu organizzata, insieme ai parroci del Vicariato, un’altra Peregrinatio Mariae iniziata il 21 gennaio 2004 e conclusasi il 31 maggio 2004: la Beata Vergine della Rocca visitò e sostò in ogni singola Parrocchia del Vicariato. La sera del 31 maggio poi un’imponente processione dalla Parrocchia di Penzale riportò l’Immagine al suo Santuario.
Nel mese di maggio 2013 – ad un anno dal terremoto del maggio 2012 che aveva reso inagibili il Santuario e la maggior parte delle chiese – l’Immagine della Madonna della Rocca, sempre amata e venerata dai centesi e dagli abitanti dei paesi vicini, ha visitato le comunità cristiane del Vicariato di Cento. La Peregrinatio Mariae si è conclusa con una solenne processione il 31 maggio 2013.
 
Grazie ad Andrea Gilli per la preziosa ricerca storica.
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