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SALTA LA FIERA DI CASUMARO? SULL’ARGOMENTO INTERVIENE IL VICE SINDACO

By on Luglio 17, 2024 0 73 Views

Crisi Fiera di Casumaro capitolo 1

Dopo la notizia diffusa dal comitato Fiera San Lorenzo e Associazione Turistica Casumarese in cui si ufficializza l’impossibilità di organizzare l’edizione 2024 della manifestazione a causa di difficoltà tecniche, amministrative e logistiche, si accendono i toni tra l’amministrazione ed opposizioni.

Così Vito Salatiello sui suo profilo social…” Quando viene a mancare un pezzo di tradizione retto dal volontariato è un grande dispiacere per tutti, ma le motivazioni vanno analizzate con profondo rispetto.

La parola volontariato contiene al suo interno il ben chiaro concetto di volontà, che in questi casi è sempre sorretta da un ben precisa visione di comunità.

Ho sentito nelle scorse settimana il presidente della AT Casumarese Valieri, il quale mi ha riferito che, pur avendoci provato fino alla fine, era ormai deciso che l’associazione non se la sentiva più di intraprendere l’organizzazione della fiera di San Lorenzo e del mercatino.

E’ purtroppo sotto gli occhi di tutti quanto sia diventato più complesso conformarsi al quadro normativo vigente, codice terzo settore, normative di pubblica sicurezza: questioni in cui purtroppo l’amministrazione non ha potere, se non garantire la massima presenza degli uffici.

Ciò che più rileva è la grande necessità di risorse umane, ed è un dato di fatto che tutto il mondo dell’associazionismo fatica a vedere un necessario ricambio generazionale, complice anche un generale differente approccio sociologico delle generazioni più giovani.

La nostra grande sfida è coinvolgere i ragazzi non da “operai”, ma assimilare la loro visione di intrattenimento comunitario e farla nostra, affiancarli in un obiettivo che può diventare comune: solo la realizzazione di un intento condiviso è il collante che tiene unito il volontariato.

Faccio mio, pertanto, l’appello della AT Casumarese a tutta la comunità casumarese che vuole continuare a tenere vivo il battito di queste tradizioni ad aprire un tavolo tutti insieme e condividere il coraggio e la forza necessaria a fare fronte ad una inevitabile riorganizzazione, certo che solo insieme possiamo farcela, cittadini e amministrazione, perchè è impensabile procedere slegati.

Allargherò l’invito anche ai colleghi amministratori di Bondeno e Finale Emilia.

Aggiungo, senza alcuna vena polemica, che a prescindere dagli incarichi ricoperti, chi davvero ha a cuore la propria comunità avrebbe potuto inserirsi prima, rimboccandosi le maniche dove serviva, senza attendere il momento dello schianto per ritrovare un bersaglio politico.

Ho sempre fatto così prima, così faccio adesso e così farò per la mia comunità e per le cose a cui tengo, senza alcuna pretesa di visibilità o di vetrina”.

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