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FIERA DI CENTO: ECCO COSA BISOGNA SAPERE!

By on Settembre 14, 2024 0 18 Views

A riflettori ormai spenti e dopo aver letto di tutto e di più su questa ultima edizione della Fiera di Cento, anche noi della redazione l’Accento/Radio Cento desideriamo fare alcune considerazioni a quanto visto, letto e sentito.

FIERA E GENTE non possono essere confuse e diffidate da chi cerca di associare la tanta gente vista nelle giornate di Fiera ad una buona riuscita della manifestazione.

Riempire un centro storico è facile, molto più facile di quello che

crediate. Si realizza un evento (sia esso concerto, show o cabaret) di un certo tipo e costo e lo si pone completamente gratuito all’intera cittadinanza.

Bello, divertente ma assolutamente diverso da quello che è il

concetto di fiera o, almeno, quello che dovrebbe essere una Fiera. In Fiera si va per vedere le ultime novità commerciali, ciò che propone il mercato in fatto di auto, impianti, arredi e… chi più ne ha più ne metta in ambito di novità e proposte.

Chiaro che, se la fiera è grande e presenta tanta attrattiva va da se che ci sia tanta gente che la raggiunga, la viva e magari trovi in quanto proposto ed offerto, anche qualche idea che possa fare al caso suo.

ALLA FIERA DI CENTO 2024 TUTTO QUESTO NON C’ERA!

Non era presente la parte commerciale o, meglio, rispetto a quanto si era abituati, la parte commerciale era notevolmente ridotta e, quel poco o tanto presente, rappresentava in grande maggioranza cibo o, come va di moda ora dire, street food.

Nelle valutazioni finali, ma non per ultimo, vanno anche aggiunti alcuni dati importanti che riguardano l’intera comunità: UN CONTRIBUTO COMUNALE ALLA FIERA DI OLTRE 30.000€ (mai dato in precedenza per la parte commerciale) con soldi dell’intera comunità (per capirci di tutti noi con le nostre tasse).

SETTEMBRE CENTESE le origini sono ben note (fu inventato 54 anni or sono dalla Pro Loco di Cento) e portato avanti dalla medesima fino a due anni fa. Con soldi pubblici (per capirci dell’intera comunità) l’Amministrazione Accorsi ha dato mandato ad una società privata di registrare il marchio delegittimando di fatto l’associazione a poterlo usare. A questo punto, tutti ma proprio tutti, si aspettavano che questa amministrazione in forte contrasto con una (o più?) associazioni no profit, si incaricasse di poter proseguire la grande tradizione (oltre mezzo secolo) del Settembre Centese percorrendo e, magari, rinverdendo il format tanto caro ai centesi in questi anni.

ED INVECE?

Il programma (trovato solo e poco su internet) non ha minimamente portato avanti le tradizioni, il coinvolgimento di tante associazioni che trovavano casa sul palco a Settembre, sono stati dimezzati i posti a sedere in platea e spesso, anche le poche sedute messe a disposizione del pubblico, non erano mai completamente piene (per non parlare dei tanto annunciati Dj set…roba da chi l’ha visto?).

CHIUSURA amara per l’evento Fiera che, in questi anni e SENZA ALCUN COSTO per la comunità aveva guadagnato una gran bella nomea e fetta di mercato ben oltre i confini comunali.

Amara anche la valutazione sommaria che viene fatta ad un evento del genere…le prese di posizione della politica locale attribuiscono alla “tanta gente” la buona riuscita di una Fiera e di un Settembre Centese che, a nostro avviso, è stato decisamente sotto tono e non i linea a quanto la nostra città è in grado di poter offrire al visitatore.

CI SI RIPROVA IL PROSSIMO ANNO? si ma….ci sono idee da mettere sul tavolo?

Perché fin qua, oltre che ripercorrere ed in tono minore ciò che veniva fatto in passato, di novità se ne sono viste davvero poche.

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