Oratorio di San Donnino
Oratorio adiacente e facente parte del complesso della Villa Giovannina. le sue origini risalgono sul finire del 1500. Il conte Ercole Aldrovandi, l’allora proprietario della villa, nel suo testamento del 1565 aveva disposto che sulla tenuta fosse edificata una chiesetta dedicata alla Santissima Trinità. Non è certo che vennero soddisfatte le sue disposizioni testamentarie ma nel 1600 l’oratorio era presente, officiato con una certa regolarità e già consacrato al suo attuale titolare. L’oratorio è a pianta rettangolare, con abside semicircolare, la semplice facciata è sormontata da un timpano e riparata da un piccolo loggiato circondato da una cancellata in ferro. Sul portale si trova l’iscrizione latina S. DOMNINUM DIGATUM. Due lapidi sono poste invece ai lati di esso, la prima delle quali (a sinistra), recante la data 1937, ricorda i restauri effettuati a più riprese sul tempietto da Alessandro Calari e dal figlio Oreste; la seconda commemora invece i coltivatori delle tenute “Giovannina” e “Morando” caduti per la Patria nella guerra 1915-18. Due finestre, una sul lato destro e una sul lato sinistro, e quattro occhielli nell’abside danno luce all’interno del piccolo edificio. Le pareti laterali e l’abside sono scandite da arcatelle cieche.
Il campanile, in stile composito, che si innalza nell’area absidale è postumo alla costruzione dell’oratorio subendo nel tempo ulteriori modificazioni.