FURTO AL MONTE DI PIETA’…ORA PINACOTECA!
Era il 27 Dicembre del 1554 quando fu consumato un grave furto ai danni del Monte di Pietà (attuale Pinacotaca Civica Guercino).
Con Andrea Gilli ricostruiamo cosa avvenne quella notte: “nella notte vennero rubati, da una cassetta, 150 scudi, 82 anelli d’oro e una “filza” di perle dei ladri….neanche una traccia.
Le anzidette robe rubate furono, ad eccezione dei soldi, miracolosamente ritrovate da un certo Pellegrino Barbazzuti nella chiesa della Pietà; entrato per assistere alla messa e postosi in ginocchio i suoi occhi furono attratti da un luccichio che altro non era che gli anelli legati tutti insieme e la filza di perle, tosto prese tutto e lo riportò al Massaro del Monte, ch’era Francesco Berti, il 30 dello stesso mese con solenne processione gli oggetti ritrovati furono riconsegnati al Monte di Pietà.
Nel settembre del 1555 venne arrestato un uomo, un bolognese abitante in Cento, volgarmente appellato il Vascelaio, il quale, interrogato in merito ai fatti che l’avevano fatto arrestare, confessò involontariamente, senza intenzione, di essere stato, insieme ad un certo Giovanni Lamberti, l’autore del predetto furto. Per questo suo “delitto”, per ordine del duca Ercole II, venne impiccato ad un finestrone dello stabile del Monte di Pietà.
OGGI
Oggi il palazzo progettato dall’architetto, stuccatore e pittore bolognese, Giovanni Callegari (1782) per ospitarvi il Monte di Pietà e l’Archivio Notarile Mandamentale, sull’area dell’antico cimitero di San Biagio, è sede dalla Civica Pinacoteca costituita, nel 1839, per raccogliere le opere d’arte recuperate dopo le requisizioni napoleoniche. Al nucleo iniziale di opere rientrate dalla Francia si aggiunsero, a seguito delle acquisizioni operate dal Comune e di depositi provenienti da istituzioni e da privati, numerosi altri dipinti.
Ancora oggi questo museo si arricchisce di pregevoli opere d’arte grazie alle donazioni di numerosi benefattori. La Pinacoteca registra la maggior concentrazione al mondo di opere di Guercino e della sua Bottega, compresi disegni e incisioni.
È possibile pertanto seguire l’evoluzione stilistica del Maestro: dalla pittura tutta d’impeto, drammatica, chiaroscurale della giovinezza al classicismo della maturità, con immagini aristocratiche ed idealizzate. La nuova sistemazione presenta 13 sale aperte al pubblico, con 173 opere esposte, la maggioranza delle quali del Guercino e della sua scuola.
La Pinacoteca civica però, non è solo Guercino: attraverso i due piani dell’edificio è possibile soffermarsi su opere, temi e periodi storici diversi; nella pinacoteca si trovano infatti opere di Domenico Panetti (1460 – 1513), Giovan Battista Rameghini detto Bagnacavallo il Giovane (1521 – 1601), Pellegrino Tibaldi (1527 – 1596), Orazio Sammachini (1532 – 1577), Denis Calvaert (1540? – 1619), Giovan Battista Cremonini (1550 – 1610), Ludovico Carracci (1555 – 1619), Marcello Provenzali e tanti altri.
Vale la pena ricordare che la nostra Pinacoteca ha riaperto ed è di nuovo possibile visitarla, dopo 11 anni dal sisma del 2012, dal 25 Novembre 2023.