Ultime News
  • Home
  • homepage
  • A FINE 1630 ED INIZIO 1631 CESSAVA LA PESTE A CENTO

A FINE 1630 ED INIZIO 1631 CESSAVA LA PESTE A CENTO

By on Gennaio 2, 2025 0 11 Views

Grazie alle ricerche storiche di Andrea Gilli abbiamo appreso che…

“fra il 31 dicembre del 1630 ed i primi giorni del 1631 cessava in Cento la Pestilenza dopo una scia di morti che colpì quasi un terzo della popolazione.

Nel mese di luglio del 1630, preceduta da una grave carestia, giunse anche in Cento la peste portata in Italia dall’ esercito dei Lanzichenecchi. Le autorità adottarono immediatamente misure preventive, furono chiuse le porte di accesso alla città, si fecero sopprimere gli animali domestici bruciandone poi le carcasse, furono vietati gli assembramenti e tutte quelle attività che prevedevano incontri fra più persone, tutto per cercare di limitare il dilagare del morbo , ma nonostante tutto ciò la peste si propagò in fretta; le prime vittime sembra che furono Giacomo Righetti e la moglie Elisabetta Dondini.

La medicina del XVII secolo non sapeva che la pestilenza fosse dovuta ad un’infezione sostenuta da Yersinia pestis, batterio isolato nel 1894, e che si trasmettesse generalmente dai ratti agli uomini per mezzo delle pulci e non conosceva rimedi contro il morbo che si manifestava con i segni di una grave infezione generale (febbre alta, vomito, delirio e infine sopore comatoso) e con la comparsa di bubboni, dovuti alla tumefazione delle ghiandole linfatiche che suppurando emettono pus pullulante di bacilli.

Chi aveva la sventura di contrarre la malattia aveva poche probabilità di sopravvivenza; l’unica “terapia” conosciuta e applicata era l’isolamento: l’appestato veniva abbandonato a se stesso nel lazzaretto.

Venne quindi predisposto un lazzaretto nei pressi della Rocca ma non fu facile arginare l’epidemia, tant’è che fra le prime vittime della peste ci furono i tre dottori che prestavano le cure ai poveri contagiati; la municipalità chiamò un nuovo medico da Codigoro, tal Girolamo Leccarolo, ma ben presto anch’egli rimase vittima del morbo, e gli ammalati furono lasciati per molto tempo al loro orribile destino.

Un altro medico, Giovanni Albani, fu convocato da Bologna per constatare la morte e disporre che venissero bruciate le vesti e gli oggetti posseduti dalle vittime. Con l’avvicinarsi dell’inverno e quindi con l’abbassamento delle temperature, la morsa della peste cominciò ad allentarsi, a metà novembre si ebbero le ultime morti per il terribile morbo ma non si presentavano nuovi casi di contagio e si stabilì che la quarantena durasse fino a Natale; il 16 dicembre vennero chiusi i lazzaretti.

Quale data ufficiale della cessazione della Pestilenza in Cento venne indicata il 31 dicembre del 1630 dopo una scia di morti che colpì quasi un terzo dei cittadini centesi: più di mille vittime su una popolazione che contava quattromilacinquecento persone.

ALCUNI CASI ANCHE NEL 1631

Sul finire del marzo 1631 si ebbero nuovi casi di contagio e morirono persone ma già a fine aprile era tutto cessato”.

Share Button
Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *