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L’ACCENTO INTERVISTA IL SINDACO FABRIZIO TOSELLI.

By on Dicembre 13, 2016 0 1255 Views

Come da tradizione del nostro giornale, nell’ultimo numero dell’anno, viene pubblicata una intensa intervista con il primo cittadino di Cento.
Sedendoci per intervistare il nuovo primo cittadino la sensazione di stacco totale con il passato è netta, vuoi per le persone che ci accolgono (inevitabile il cambio di collaboratori al terzo piano) vuoi perché l’età delle “nuove competenze” cui Toselli si è affidato si è notevolmente abbassata. Ad un Sindaco che ha fatto della sua campagna elettorale un “manifesto civico” è obbligo, come prima domanda, chiedere se esiste ancora una “politica civica” nei comuni o se, inevitabilmente, il suo mandato aprirà le porte a nuove alleanze che si potrebbero sviluppare anche in sede nazionale…per la serie, l’occhio costante che la Lega le strizza, la lusinga o la lascia indifferente?
R)La politica civica non è altro che la politica del buonsenso e del fare. Mi sono candidato per risolvere i problemi locali, che a Cento sono in effetti numerosi, e sono convinto che la scelta fatta insieme al mio gruppo sia vincente per il rilancio del territorio. Come ho sempre sostenuto, tuttavia, quando si ragiona di temi concreti ci possono essere, anzi auspico ci siano, convergenze nell’individuazione delle risoluzioni. Mi fa piacere se con la Lega, gli altri movimenti politici e con le forze civiche in Consiglio comunale si potrà creare un rapporto costruttivo per il bene dell’intera comunità.

D)Si dice che chi ben comincia è a metà dell’opera…Sindaco, lei che ha già iniziato, a che punto è con l’opera?
R)L’opera è appena iniziata. In questi primi cinque mesi mi sono concentrato soprattutto su quel dialogo che, anche in campagna elettorale, avevamo detto essere ultimamente mancato.
Si sono susseguiti numerosissimi incontri con i cittadini e con le associazioni, ma anche i momenti di collaborazione con le amministrazioni comunali vicine. Reputo fondamentale quell’iniezione di fiducia che può far cambiare passo al nostro territorio. Beninteso che noi per primi dobbiamo puntare sul rilancio e credere di più nel nostro territorio, divenendo ciascuno un tassello nell’immagine nuova che Cento deve avere.

D)Non lo ammetterà mai ma, nonostante i soli dieci chilometri che dividono Sant’Agostino da Cento, la differenza fra le due comunità è enorme.
Non solo per il numero degli abitanti ma, crediamo, per le molteplici differenze che compongono il tessuto produttivo, culturale, economico di questi due comuni. In tutta sincerità, e rimane fra lei e le nostre 10.000 copie stampate, ora ce lo può anche dire: Cento è più incasinata vero?
R)Cento ha, ovviamente, tutte le caratteristiche di un Comune di maggiori dimensioni: ci sono problemi più grandi, ma anche più grandi stimoli. Senza dimenticare che da qui, proprio da Cento e dal suo rilancio, passa il rilancio dell’intero distretto territoriale.

D)In dote da Lodi si è trovato la fusione fra CMV ed Area, la Società Ente Territorio Fiera e Manifestazioni, la creazione del Centro Studi Guercino. Se per il Centro Studi la sua Giunta ha già tracciato una linea futura, per “carnevale” e “fusione” stiamo ancora attendendo la fumata bianca…o, proprio a questa intervista, vuole affidare uno scoop?
R)Il Centro Studi Internazionale ‘Il Guercino’ è stato lanciato il 7 novembre scorso in occasione del Premio Sir Denis Mahon, approdato per la prima volta in Italia: a Cento. Sarà finalizzato alla gestione e valorizzazione dell’ingente patrimonio d’arte della città e degli spazi pubblici destinati a mostre, ai programmi e alle iniziative d’alta qualificazione nel settore della cultura, alla promozione e valorizzazione degli artisti centesi, alla salvaguardia delle opere del Guercino e della sua Scuola, guardando anche alla loro certificazione, alla loro digitalizzazione e all’acquisizione di opere di privati. Presentando il Centro studi abbiamo anticipato la volontà di costituire una realtà unica che si occupi dell’intera vita culturale centese, assorbendo sia la Fondazione Teatro sia l’Ente Territorio, che quindi andranno scomparendo.
Da un lato l’Amministrazione intende investire di più su Carnevale ed eventi qualificanti e di richiamo, che facciano di Cento una città turistica e d’arte, d’altro è importante che chi gestirà questo panorama di offerte si impegni a reperire risorse anche da fuori, penso al fund raising. Inoltre è fondamentale innescare un circolo virtuoso e fare fruttare i propri investimenti: nessuna città turistica, ad esempio, propone musei e mostre gratuiti e credo sia corretto, a fronte di una proposta di livello, pensare a un ticket per poi reinvestire le risorse sulla promozione.
Circa la fusione Cmv – Area, ci aspettiamo dall’avvento di Clara di poter migliorare i servizi di pulizia del territorio, rendendola efficace e continuativa, e di raccolta porta a porta, che ci dovrà condurre all’introduzione della tariffa puntuale, fondata su un principio di equità.

D)Negli ultimi dieci anni (amministrazione Tuzet e Lodi) il nostro giornale si è schierato apertamente e più volte contro il totale degrado in cui versano le strade dell’intero comune e l’incredibile aumento dei furti in abitazione.
Le strade non vedono righe bianche da anni, non si legge più nessun genere di segnaletica orizzontale ed è pericoloso in caso di nebbia qualsiasi percorso…le case non sono per nulla sicure, ci sono furti a qualsiasi ora del giorno e della notte. Se per le strade la soluzione è semplice (spostamento di impegni economici da una destinazione all’altra) per i furti non capiamo l’ostinarsi di ogni amministrazione nel negare turni della polizia municipale anche la notte. Per un comune delle nostre dimensioni non può bastare la sola macchina dei carabinieri, servono auto che presidiano il territorio soprattutto nelle ore serali….magari non subito ma, queste problematiche, possono essere prese in considerazione?
R) In effetti, come anticipato nelle scorse settimane, è stato già effettuato un investimento triennale relativo al rifacimento della segnaletica orizzontale e fra le priorità della giunta comunale spicca il reperimento dei fondi per garantire la sicurezza sulle strade.
Mentre per quanto riguarda la vigilanza del territorio, è evidente che la sicurezza è un tema sentito e al centro della nostra attenzione. In questi primi mesi ho più volte incontrato le forze dell’ordine operative sul territorio, con le quali concordiamo nel continuare a impegnarci sulla massima collaborazione. Per la nostra Polizia Municipale inoltre puntiamo alla piena sinergia con le altre polizie locali, così che dalla cooperazione si possa concretamente attuare una maggiore copertura, e all’implementazione di servizi già in atto come quelli in borghese.

D) Lei rappresenta in Consiglio Comunale due liste civiche…cittadini, quindi, uniti per il bene del proprio territorio. I primi Consigli hanno già visto le opposizioni sia di destra che di sinistra rivolgerle critiche…tutto normale quando si governa, ma perché il civismo non può rappresentare anche l’idea di destra o di sinistra in una attività comunale. Sia sincero, Lei che apparteneva ad una coalizione di centro destra e militava in Forza Italia, eletto contro queste coalizioni….qualche callo lo ha pestato in questa elezione.
R) Ritengo che il giorno successivo alle elezioni, ognuno abbiamo potuto trarre un bilancio ed arrivare alle proprie conclusioni. Da quel giorno però io – e mi auguro ormai tutti quanti – considero terminata la campagna elettorale. Il mio unico desiderio è guardare avanti e lavorare a testa bassa perché il presente e il futuro del territorio sia di grande sviluppo, crescita e qualità.

D) L’intervista comincia volgere al termine, e come tale dobbiamo chiudere con titoli di coda importanti quali possono essere slogan, promesse, fioretti per il futuro…ecco, per esempio, ci faccia una promessa o, meglio, s’impegni in prima persona nel dirci cosa, al termine del suo primo mandato, dovrà assolutamente non mancare nelle opere che si è prefissato? La mia promessa coincide con il mio obiettivo. Al termine di questi cinque anni vorrei che tutto, dalla ricostruzione alle opere, dalla sanità ai servizi, confluisse in un quadro in cui Cento torni ad essere al centro: non solo un territorio attrattivo e in crescita, ma anche un punto di riferimento nel panorama regionale.

D) Guardi che carta canta e canterà….nell’intervista che, speriamo, ci concederà fra 5 anni a Natale, faremo assieme il punto su questa promessa.
Ora abbiamo proprio terminato… prima di congedarla desideriamo ringraziarLa per il tempo che ci ha dedicato e darle la possibilità di mantenere una tradizione che, ogni Sindaco passato ha esercitato a chiusura dell’intervista di Natale….poche righe tutte per lei per inviare una simpatica pernacchia a…e porgere un saluto in particolare a….
R)Una pernacchia, benevola, la farei a chi non ci crede: a chi non crede nelle possibilità e nelle potenzialità della nostra terra e preferisce criticare anziché avere un atteggiamento propositivo. Un saluto particolare va a tutti i cittadini del territorio centese, con l’augurio che il 2017 sia un anno davvero importante.

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