
IL CONGEDO DEL DIRETTORE
Ventiquattro anni di onorato servizio, ed ora il congedo con tutti i complimenti della redazione
È arrivato alla direzione dell’Accento ventiquattro anni fa dopo che, l’ennesima querela nei primi 3 numeri, aveva fatto prima inczz..re e poi fatto dare le dimissioni al primo Direttore del nostro giornale, il compianto Pasquino Ferioli
Da subito il suo primo tentativo di redimere gli allora “ragazzacci” della redazione si è rivelato un pensiero decisamente insano al punto che, anche lui, tramite le nostre colonne, ha punzecchiato a più riprese politici e potenti di turno con lo pseudonimo di Uncle Tibbia (possiamo rivelarlo ora Teddy?).
Marco è così: uomo di grande spessore culturale, dall’aspetto burbero ma di principi encomiabili che l’hanno portato a difendere a modo suo battaglie in ogni dove… con una caratteristica che, ancora oggi, mentre scrivo sul mio portatile, mi fa sorridere: l’arrivo dei suoi pezzi in redazione, rigorosamente scritti su fogli usati, che girava dalla parte bianca e riempiva con la mitica macchina da scrivere che bucava il foglio, ogni volta che digitava virgole e punti.
Ricordo le litigate redazionali in cui da una parte (io) cercavo di buttare sul piatto improbabili scoop su questo e quel sindaco e lui, pur assecondandomi, rilanciava pretendendo di mettere in pagina la guerra in Jugoslavia << 5 (ancor oggi mi chiedo cosa ci azzeccasse la guerra in Jugoslavia con l’Accento poi) …il tutto finiva rigorosamente con il bavaglio (a me) di metà dei pezzi che valeva però (a lui) l’incondizionata resa sulla Jugoslavia in cambio della moria dei pesci nel canale Menina (lo ricordate…era il suo pezzo forte all’arrivo di ogni estate).
Marco il giornalista (fra i primi corrispondenti fissi in una pagina di quotidiano nazionale con cronaca locale), Marco il politico (si candidò anche alle elezioni comunali come consigliere), Marco che tutti conoscono e che tutti rispettano a Cento. Marco che con la sua bici in cerca di Scoop percorreva decine di chilometri tutti i giorni nelle strade del nostro comune. Marco che, firmando questo ultimo numero saluta la Direzione dell’Accento anche se rimarrà per tutti noi “ragazzacci” ormai con i capelli bianchi e le penne meno irriverenti di una volta, il nostro Direttore!
Caro Marco un caro saluto da tutti noi sapendo che sarai anche in futuro il nostro primo lettore.
articolo di Alberto TURA