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CARIANI: QUESTO NON E' IL BILANCIO PRESENTATO ALLE CONSULTE.

By on Aprile 3, 2017 0 1023 Views
come un fulmine a ciel sereno è arrivata, attraverso un comunicato stampa, l’accusa di Marcella Cariani (consigliere Comunale PD), all’attuale Amministrazione, di aver modificato in corso d’opera il Bilancio Comunale senza averne condiviso numeri e linee con nessun organo delle consulte. Per Cariani “questo non è il bilancio che è stato presentato in commissione, dove ben poco di quanto è stato relazionato è emerso, questo non è il bilancio che è stato presentato alle Consulte.
Chiediamo venga messo a verbale la richiesta di inviare a tutti i Presidenti di Consulta del Comune la registrazione audio/video dei punti sul bilancio, perché alla riunione a cui io ho assistito, e con cui si convocavano nella polivalente di Alberone le consulte di Reno Centese, Casumaro, Alberone, Buonacompra, Dodici Morelli e Bevilacqua, non ho sentito tutti i progetti e i programmi esposti ieri sera dal Sindaco e che invece interessano molto le consulte”.
ed ancora “La Commissione si è tenuta il 20 marzo, il 15 marzo avevate già tutta la documentazione relativa al nuovo servizio di Gestione della Pubblica Illuminazione … perché gli assessori non hanno relazionato in merito alle cifre previste? Eppure il dibattito sulla presunta incidenza del bilancio di CMV e la cessione delle reti Atersir è stato piuttosto corposo, come pure l’esposizione delle preoccupazioni sulle coperture future delle spese. Da Presidente di Commissione non ho nessun problema ad essere contattata dagli uffici per convocare la commissione, su qualunque argomento, anche sulla scuola di Renazzo, magari congiuntamente con la commissione 3. Ad oggi sono stata sempre io a prendere contatti con l’assessore e gli uffici per chiedere se si intendeva fare la Commissione sul Bilancio di Previsione… e peraltro mi sono trovata di fronte anche a frasi tipo “prima di dare conferma dobbiamo vedere l’agenda del sindaco”, peccato che poi alla commissione del 20 marzo il Sindaco non abbia partecipato. Non mi fossilizzo, capisco anche i suoi mille impegni, però quello che abbiamo sentito il 20 marzo, sul bilancio, è ben lontano da quanto sentito ieri.
Le slide proiettate ieri sera sono state interessanti, e mi si permetta di dire che sicuramente l’avrebbero gradite anche le Consulte, oltre i consiglieri.
E qui pongo una domanda: dove sono i verbali delle Consulte per l’approvazione del bilancio? Capiamo che sia difficile riconoscere autorevolezza alle consulte elette durante l’amministrazione precedente, però non è un bell’esempio di pacificazione quello che avete dato con la presentazione del bilancio.
Peraltro mi risulta vi siano diversi voti di astensione, critiche sui metodi di comunicazione utilizzati, contrarietà sui contenuti, voti contrari.
Nonostante il continuo richiamo al dialogo, alla volontà della pacificazione e al desiderio di raccogliere le istanze del territorio, nonostante una parte della giunta abbia vissuto l’esperienza della Consulta, rileviamo un certo disagio sia organizzativo, sia relazionale con le consulte.
L’occasione di presentare questo bilancio ha mostrato tutta la debolezza di questa amministrazione nel dialogo con i territori.
Stupisce, che al primo bilancio di previsione, in un momento di entusiasmo, di energia perché ci sono tante idee in campo, dobbiamo sentire dire a un assessore “se fossimo andati in tutte le consulte a presentare il bilancio non avremmo fatto in tempo a farle tutte”. Questo ci porta a pensare che state riconoscendo che i precedenti assessori erano più bravi, perché andavano in tutte le frazioni. In passato si è sempre fatto, e non perché lo dice una consigliera del PD, ma perché lo hanno detto i consultori, persone che hanno esperienza e vivono in modo attivo il loro ruolo.
La presentazione del bilancio alle Consulte è la più grande vetrina che ci sia per un’amministrazione, un’occasione per parlare delle strategie future, delle idee, delle risorse a disposizione, di come si intende investirle per il territorio: è un’occasione per far sentire tutti i cittadini parte di un progetto di crescita di un comune.
Purtroppo invece abbiamo assistito a problemi organizzativi: prima si manda il bilancio ai Presidenti con tutti gli allegati, poi viene data una proroga utilizzando come motivo la convocazione della Commissione in una determinata data, e infine nessun incontro frazione per frazione, ma due riunioni collettive a cui hanno partecipato solo una parte dei consultori.
Non ci sembrano nemmeno molto lusinghieri i commenti raccolti e le riserve poste, su un bilancio che ha dimenticato le frazioni, altro stupore, visto che la giunta è prevalentemente composta da residenti in frazione.
Frazioni dimenticate sotto tanti aspetti.
Mancanza di impegni su sicurezza stradale a partire dalle manutenzioni: 100.000 euro all’anno sono una sciocchezza … e pensare che venivamo criticati noi per aver messo 700.000 euro in un biennio.
Nessuna scelta di rilancio del tessuto commerciale delle frazioni: qui i piccoli negozi sono ancora più importanti, se consideriamo la lontananza dei centri commerciali più importanti. Nelle frazioni i negozi pagano esattamente le stesse tasse del capoluogo, anzi non è vero, perché per il capoluogo con una scelta elettoralistica si concede a proprietari di locali sfitti degli sgravi sull’IMU … che invece non è previsto in frazione perché (come ci è stato riferito) non c’erano sufficienti risorse. Abbiamo sentito parlare che si procederà con degli sgravi sulla TARI, peccato che oltre a dirlo sarebbe interessante sapere quando si intende metterlo in atto e con quali numeri.
Fa piacere aver visto ricomparire il nido di Alberone, perché il 23 marzo all’incontro ad Alberone nessuno sapeva rispondere, e non è simpatico, se poi si considera che in un precedente incontro pubblico si ipotizzava l’intenzione di riportare la materna.
Per Bevilacqua (nonostante l’ampio risalto dato in consiglio dal Sindaco, come cosa già fatta) non è stato previsto in bilancio l’incremento di spesa per l’ampliamento della struttura, anticipata pubblicamente.
Nessuna indicazione sui problemi di sicurezza stradale e di manutenzioni segnalati fin da novembre scorso dalla Consulta di Reno Centese. In questa seduta il vicesindaco ci ha parlato dei contatti presi con Hera, vorrei ricordare che anche a Reno Centese (come nelle altre frazioni) è stato detto che prima di intervenire con le manutenzioni era necessario verificare con Hera. E’ stato fatto? Solo per il capoluogo o anche le frazioni?
Fa piacere vedere per l’anno 2017 la scuola di Renazzo … tutta in un’unica soluzione. Quando cominceremo a vedere un po’ di carte ci crederemo. La precedente amministrazione era stata più modesta: nel 2016 era stato previsto il primo stralcio e sviluppato gli altri negli anni successivi. Intanto lo vediamo nel programma triennale delle Opere Pubbliche come stima dei costi di programma 2017 ma il Fondo Pluriennale vincolato per spesa in conto capitale è nel 2018.
Cercando di entrare nel merito di questo bilancio, c’è da dire che non si riesce a capire la linea politica prevalente seguita. Non ci pare proprio nemmeno che ci sia l’intenzione di fare investimenti per dare una maggiore “connotazione” turistica alla città, come invece era stato detto al consiglio precedente.
Non c’è nemmeno nessun segnale di discontinuità dalle scelte di governo dalla precedente amministrazione: da un lato leggiamo nel DUP le linee elettorali, ma concretamente non c’è uno sviluppo delle stesse all’interno del bilancio, della serie vi scriviamo i nostri impegni elettorali ma intanto portiamo avanti quelli già impostati dalla precedente amministazione perché non sappiamo come fare per impegnarci per le nostre idee. Programmare azioni politiche presuppone prevedere anche azioni di bilancio in grado di metterle in atto.
Questo bilancio pare più un tentativo di arrivare in fondo al problema, perché il bilancio va approvato e perché non può un comune come Cento continuare a lavorare in dodicesimi.
Un elemento di discontinuità c’è!
In questo bilancio non è più previsto la riduzione del debito pubblico, e dopo 5 anni di impegno per la riduzione del debito pubblico, torniamo a trovare l’accensione di mutui, 750.000 a copertura del 50% dell’intervento di ristrutturazione del palazzetto.
Inoltre, dopo 5 anni di controtendenza, torniamo a utilizzare gli oneri di urbanizzazione per coprire la spesa corrente (€. 400.000 all’anno), aspetto evidenziato anche nella relazione del Dirigente del Settore Finanziario.
Il sostanziale equilibrio dell’esercizio 2017 grazie alla proroga dei mutui, non è garantito per il biennio successivo e non abbiamo avuto rassicurazioni in commissione.
Un delicato equilibrio come evidenziato per il bilancio presupporrebbe una politica di revisione della spesa pubblica frutto di un costante presidio del bilancio da parte della giunta … dov’è in questo bilancio? Il mancato presidio politico del bilancio è evidenziato dal salto dai 2 ai 9 milioni di previsione di anticipazione. Il comune di Cento è probabilmente l’unico comune della provincia che non ne ha mai avuto bisogno, ed è un pregio, ma non si ottiene per volontà divina, è frutto del continuo costante monitoraggio tecnico ma anche politico e se manca quest’ultimo è comprensibile che il dirigente lo inserisca in via precauzionale.
Inoltre, come ho già evidenziato nella relazione al DUP linee strategiche, non c’è nessun riferimento alle riduzioni di imposte tramite il ricorso a bandi europei come più volte abbiamo sentito negli ultimi mesi.
Troppe cose mancano in questo bilancio, a partire dalla chiarezza.
E’ vero, i fatti sono più importanti delle parole, ma quando ci sono parole poco chiare, si rischia dietro di non trovarci nulla”.
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