L’ISTITUTO “IL GUERCINO” DI CENTO RICORDA DON MILANI A CINQUANT'ANNI DALLA MORTE
Le classi seconde dell’Istituto Comprensivo “Il Guercino” hanno ricordato Don Milani, nel 50^ anniversario della sua morte, grazie alla testimonianza di frate Antonello Ferretti, custode della scuola di Barbiana e amico della Fondazione don Milani.
É stato un incontro molto significativo che ha fatto conoscere ai ragazzi la figura straordinaria di don Milani e la scuola di Barbiana, da lui fondata. La scuola di Barbiana, fondata negli anno’60 fu a suo tempo all’avanguardia e tanto ha influenzato la storia della scuola italiana: una scuola inclusiva, democratica, non selettiva, fautrice di un insegnamento personalizzato che doveva portare tutti gli alunni ad un minimo di istruzione per superare le differenze sociali. Come all’avanguardia fu il testo scritto da Don Milani insieme ai suoi ragazzi , “Lettera ad una professoressa”, (maggio 1967), in cui veniva criticato il sistema scolastico che “perdeva” gli alunni provenienti da un contesto di diffusione dell’ analfabetismo. L’attualità di Don Milani è ancora testimoniata dall’uso corrente del suo motto, “I care”, mi importa, usato ancora oggi per indicare politiche di inclusione e “prendersi cura di…”. Frate Antonello ha saputo coinvolgere i ragazzi con uno stile narrativo semplice ma al tempo stesso efficace, spiegando concetti importanti come il diritto allo studio, la collaborazione, l’amore e la solidarietà nella scuola del fare e dell’inclusione concetti che oggi sembrano quasi scontati, ma che val sempre la pena ricordare. I ragazzi hanno sperimentato una lezione “alla scuola di Barbiana”, seduti per terra, in una scuola senza arredi, pronti ad ascoltare una narrazione, una testimonianza, attenti al narrato ma pronti ad accettare la sfida del “raccontarsi”, vincendo le timidezze e gli imbarazzi, grazie alla figura carismatica di Frate Antonello.