PIERO LODI (EX SINDACO) INTERVIENE PESANTEMENTE SULLA SITUAZIONE SCUOLE DI RENAZZO
Con una lettera inviata alle redazioni dei giornali Piero Lodi analizza, in modo ironico, il punto in cui versa la costruzione delle scuole di Renazzo.
Così Lodi: “Sui giornali di oggi il Sindaco (senza alcun contraddittorio) tenta una nuova camminata sul filo (il filo della menzogna) e un nuovo “gioco di prestigio”: quello di fare “scomparire” (o almeno nascondere ancora per un po’) la sua inadeguatezza.
Il gioco però non riesce e in questo spettacolo di “nani e ballerine” le sole gambe corte sono quelle delle sue bugie.
Sulla scuola di Renazzo Toselli si “arrampica sugli specchi” e cerca (in questo è un campione del mondo) di “buttare la palla in là”, rinviando ad un “incontro a Roma” che per adesso è solo una sua fantasia.
Intanto quello che appare chiaro è che il “fondo Invimit (dei miracoli)” – così lo aveva presentato – è quello che è sempre stato evidente fosse: un percorso lungo, lento e complicato, adatto solamente a quei comuni che non hanno alternative (e Cento non era tra quelli).
Il Gruppo consiliare del PD su questo aveva messo in guardia l’Amministrazione sino a perderci la voce.
Il Sindaco aveva risposto con risatine che oggi (immaginiamo) sono diventate smorfie…
Cento una alternativa la aveva! Concreta. Già definita e compiuta dall’ Amministrazione che ha preceduto l’attuale “giunta delle frottole”.
Era già stato variato il Piano delle alienazioni ed era stato predisposto un bando che avrebbe portato alla costruzione della nuova scuola.
Se Toselli non ci avesse “messo lo zampino” oggi i bambini sarebbero da tempo nelle nuove aule.
Invece Toselli ha preferito prendere in giro un po’ tutti nel tentativo di “farsi bello”: ha detto che il limite del piano della precedente amministrazione era che la Giunta Lodi aveva previsto di dare in pagamento soldi ed immobili. Ma lui gli immobili non li avrebbe venduti.
Salvo poi perdere un anno per togliere quegli immobili (la scuola attuale di Renazzo, quella vecchia di Corporeno e le ex Rodari sul capoluogo) dal Piano delle alienazioni ed un altro anno per rimettercele quando ha scoperto che avrebbe dovuto conferirle (leggasi cederle per sempre) al Fondo Ivimit….
La differenza dov’è? Ce ne sono molte.:
Secondo il percorso già definito dall’ Amministrazione Lodi la scuola la avrebbe fatta il Comune potendo gestire direttamente ogni passaggio mentre nell’ ipotesi Invimit era il Fondo a realizzare l’edificio.
Secondo quanto previsto dalla Giunta Lodi era il Comune a gestire i tempi. Mentre come si vede in questa strada tutta da capire i tempi non li gestisce nessuno.
Col Piano Lodi la scuola sarebbe già stata costruita. Col piano Toselli dopo tre anni oggi si parla apertamente di “trovare altre soluzioni”…
Per non farsi mancare nulla il Sindaco meno credibile della storia di Cento gioca un po’ anche allo “scaricabarile” (“preciso che non mi è possibile rispondere di ciò che non è stato fatto dalle precedenti amministrazioni” – dichiara con sconcertante faccia tosta).
E no, caro Sindaco!
E’ venuto proprio il momento di cominciare a rispondere!
Dopo tre anni devi proprio rispondere di ciò che hai disfatto (un percorso già definito) e dei “no” che hai detto ad esempio quando avete bocciato l’ordine del giorno del PD che proponeva di usare tutto l’extragettito Imu che questa Giunta ha incassato inaspettatamente proprio per la scuola di Renazzo…
Ma soprattutto devi rispondere del tempo che passa mentre tu prometti di farti una gita a Roma per scoprire quello che i Renazzesi hanno già scoperto: che nella migliore delle ipotesi sarà la prossima Amministrazione a fare la scuola che tu hai impedito potesse sorgere…”
Piero Lodi, già Sindaco di Cento