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CARO SINDACO,

By on Aprile 25, 2019 0 1560 Views
sulle scuole di Renazzo riceviamo e pubblichiamo una lettera a firma Associazione per la Scuola di Renazzo indirizzata al Sindaco Toselli
 
CARO SINDACO,
se, per risvegliare la sua attenzione sulla realtà scolastica di Renazzo e per avere un incontro aperto alla comunità, promesso un anno fa circa e richiesto con lettera regolarmente protocollata, abbiamo dovuto cominciare a pensare di organizzare una manifestazione dei genitori contro la sua Amministrazione, consideri questa lettera come l’inizio di una sequenza, a cadenza mensile con l’unico, ma imprescindibile scopo di tenere alta la Sua attenzione sulla Primaria di Renazzo e il suo ormai esausto plesso vecchio e sul progetto/miraggio di quello nuovo.
Non possiamo negare il nostro disappunto sul fatto che il 10 aprile 2019 l’Associazione dei genitori, fondata nel 2013 e promotrice di eventi che sostengono economicamente e migliorano la vita della scuola di cui parliamo, non sia stata convocata insieme ad una rappresentanza del Consiglio di Istituto e al Presidente della Consulta di Renazzo (tralasciando che la sua convocazione non è stata proprio a regola d’arte…)
Non possiamo negare anche di non credere più all’ennesima favola che ha raccontato a chi era presente quella sera. Sì, purtroppo si parla di favole, dove l’orco cattivo, Lei racconta, sia Invimit che potrebbe (leggiamo bene POTREBBE) non essere più interessato alla costruzione di nuovi plessi scolastici (alcuni di noi hanno notizie leggermente diverse…) e Lei diventa il principe azzurro che in meno di una settimana trova la soluzione ideale per il suo regno, che vedrà a fine di questo mese rimesse per l’ennesima volta a Bilancio le spese per la costruzione del nuovo istituto a cui seguirà alla fine di maggio il Bando per individuare un privato, che come un cavaliere in battaglia, correrà in suo aiuto donando ben il 51% delle risorse economiche mancanti.
Il suo piano B, chissà ormai lì da quanto latente in attesa degli sviluppi giusti per attuarlo in base a chissà quali favori promessi, può sembrare anche a chi non ne capisce di economia e politica, una buona soluzione pronta ad affrontare il cattivo della storia.
 
Ma, a noi genitori, che di giochi politici non ci intendiamo e non vogliamo sentirne parlare quando si tratta dei nostri bambini e della loro sicurezza, questo piano non convince e comunque, delle solite belle parole, spese per mettere a tacere le voci, ce ne facciamo ben poco.
 
Sono oramai anni e anni che le Amministrazioni propongono progetti, stanziano a Bilancio milioni di euro, usano l’argomento per pura pubblicità elettorale, ma intanto i folletti della favola rimangono sotto un tetto che non può più ospitarli perché troppo obsoleto sia in termini di sicurezza, sia di struttura che di capienza.
Lei, “nostro principe azzurro”, è ben consapevole dello stato di salute del Plesso scolastico, perché quasi quotidianamente chi di dovere segnala e risegnala urgentemente i lavori che devono essere eseguiti.
 
Alla riunione infatti, dichiara che, ” non essendo più la scuola un elemento di alienazione, perché abbandonato il vecchio progetto che prevedeva che con l’anno scolastico 2019/2020 gli alunni potessero essere già dentro al plesso nuovo, si eseguiranno in estate nuovi lavori di messa in sicurezza e manutenzione straordinaria” (già da due anni a bilancio e mai finiti NB). All’incontro viene fatto notare, ma non viene riportato sui media, che i lavori di manutenzione e l’invio delle certificazioni sono fermi perché gli uffici preposti non riescono ad evadere le tante richieste di intervento che le scuole del Comune inoltrano prontamente, causando così disagi, anche gravi, ai bambini e a chi lavora con e per loro. Cosa si aspetta a trovare una soluzione in merito?
Non vogliamo fermarci a fare domande sul fatto del perché, anche molti istituti nuovi, siano già decadenti. Noi vogliamo solo soffermare per l’ennesima volta l’attenzione su una scuola nata prima del 1930 e chiediamo che questa battaglia tra il bene e il male raccontata ormai a mo’ di leggenda abbia il suo lieto fine.
 
Pertanto, oltre a chiedere che si smetta di raccontare storielle, pretendiamo che si inizi da subito ad avere un canale di comunicazione più attivo e proficuo nell’individuare le soluzioni adeguate per affrontare il prima possibile i lavori giusti ed entro le vacanze estive, in modo che i bambini possano frequentare l’anno scolastico futuro in una struttura leggermente più idonea. Pertanto chiediamo che:
● Il CPI sia rilasciato e che questo fantomatico sistema antincendio sia finalmente adeguato alle normative vigenti;
● interventi risolutivi ai servizi igienici;
● una sala polivalente (non si può definire “palestra” visto che le altezze non corrispondono alle normative e di conseguenza alcune attività sportive non possono essere praticate dagli alunni) possa essere usata anche in giorni di pioggia scarsa senza che pannelli del soffitto si stacchino per le infiltrazioni di acqua;
● il rifacimento della pavimentazione della mensa (i lavori dovevano essere fatti se ricorda bene nelle vacanze natalizie 2018 in modo da non causare disagi durante le ore scolastiche);
● misure a favore della viabilità (mancano parcheggi adeguati e soprattutto segnalazioni stradali idonee) e della sicurezza stradale, seriamente minacciata dal traffico di auto e di mezzi pesanti, che si trovano a passare in orario di entrata e di uscita dei bambini.
Questa lettera di ammonimento vuole essere solo l’inizio di un dialogo che vede le parole sostituite ai fatti. Nel caso in cui questo non avvenisse a breve, crediamo che la manifestazione non sarà solo un problema di facciata, ma sarà l’inizio di un percorso decisamente dai toni non più amichevoli, dove non ci si fermerà a contattare la stampa o il web locale.
Le favole finiscono sempre con un lieto fine, ma un libro ha un copertina adeguata al numero di parole che vengono usate e qui il limite è stato abbondantemente superato.
La parola FINE deve essere scritta al più presto, sempre e solo per il bene dei bambini e non per politica
 
La salute, l’istruzione e la sicurezza del nostro futuro devono essere in cima ai pensieri di tutti.
I bambini meritano il meglio, ai bambini dobbiamo tutto.
L’Associazione per la Scuola di Renazzo.
 
 
 
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