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AL CONSORZIO BONIFICA PREME LA SICUREZZA IDRAULICA DI CENTO ED IL SUO TERRITORIO

By on Giugno 14, 2019 0 1191 Views
Una bella disamina tecnica dell’ingegner Valeria Chierici del Consorzio Bonifica Pianura di Ferrara è arrivata alla nostra redazione per illustrare cosa farà in termini di prevenzione e sicurezza il Consorzio che gestisce le acque sul nostro territorio
Al centro dell’attenzione del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, c’è anche la sicurezza idraulica di Cento e dei suoi territori. Finito il primo stralcio dei lavori, con la realizzazione della cassa di espansione a Ponte Alto, ora si guarda verso la zona sud e ovest della città. I nuovi obiettivi prevedono dunque di aggirare l’ostacolo dei canali rimasti intrappolati al di sotto delle aree urbanizzate, tombinati e insufficienti, portando le acque a valle, ripristinando un canale di gronda occidentale e realizzando zone di accumulo per esondazione.
Sistemata la parte di Bonifica che sta a nord di Cento, predisponendo la rete per ricevere le acqua ricadenti sull’abitato, ci si inizia ora ad occupare, in diversi modi, degli altri problemi legati alle acque che provengono dai comparti di sud e ovest, zone alte che scaricano rapidamente grandi quantità di acqua .
Così l’ Ing. Chierici oggi: “Nella zona sud, area tra via Reno Vecchio, via Mussolina e verso Decima, siamo orientati a creare altre casse d’espansione analoghe a quelle già realizzate ma con modalità di realizzazione differenti: non fare espropri lasciando i territori individuati, a disposizione dell’agricoltura rendendoli però più facilmente allagabili – spiega l’ingegnere Valeria Chierici – Si dà una valenza idraulica al terreno riconoscendo un’indennità di servitù di allagamento e nel contempo, vengono ridotti gli alti costi e le incertezze legate agli espropri permettendo di andare avanti con le opere. Questo non crea stravolgimento del territorio in quanto si tratta di creare dei leggeri abbassamenti e adattamenti dei terreni agendo in prossimità dei canali consortili”. In pratica, nel momento del bisogno si andrà ad allagare quella parte di terreno, episodi che però sono abbastanza rari.
“Per quanto riguarda la parte occidentale, da via Rigone verso il Penzale, si è andati a studiare la situazione legata al Canalazzo e il Rigone, canali di Bonifica che di fatto sono quasi completamente rimasti tombinati e non riescono ad avere le caratteristiche utili per scolmare le piene che arrivano, oltre al fatto di aver perso il loro ruolo di protezione dell’abitato rispetto alle acque che arrivano dalle zone alte, facendo trasformare le strade in torrenti e intasando le fognature – continua la Chierici – per aiutare il Canalazzo che spesso va in crisi soprattutto in zona Penzale, l’intervento che vorremmo attuare è cercare di deviare parte delle portate verso il bacino dello scolo Guadora che stiamo risezionando proprio in questo momento grazie ai fondi del primo finanziamento regionale”. Già attivi per cominciare tutto l’iter successivo.
“Appena saputo dei nuovi finanziamenti disponibili sulla legge subsidenza, abbiamo fatto tutti i rilievi per cercare di capire i livelli altimetrici e quindi dove possono essere davvero realizzate queste opere per essere realmente efficaci – aggiunge – abbiamo anche iniziato a studiare i documenti di pianificazione territoriale per trovare le zone non destinate agli ampliamenti urbanistici. Inoltre abbiamo assegnato una tesi di laurea a uno studente dell’università di ingegneria di Ferrara che ha cominciato a fare l’analisi sui dati di pluviali disponibili e, successivamente, si farà la modellazione idraulica della rete inserendo tutti gli elementi infrastrutturali che stiamo valutando”. Ed è stato fatto anche il piano delle tempistiche. “Abbiamo 4 milioni e 800 mila euro a disposizione e stiamo iniziando a fare tutti i conti per capire quante di queste opere potranno stare dentro a questa cifra e se dovremo stralciare qualcosa – conclude – si intende arrivare a fine anno con un primo dimensionamento di massima delle opere e proseguire con la progettazione, l’acquisizione dei permessi e dal 2021, quando sarà disponibile il finanziamento pubblico, saremo pronti per procedere con l’affidamento dei lavori e l’inizio della realizzazione delle opere”
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