A SCUOLA DI LEGALITA'!
Gianluigi Pratola ospite della Scuola Paritaria “E. Renzi”
La Scuola Paritaria Elisabetta Renzi e l’Associazione Amici della Scuola Elisabetta Renzi organizzano per sabato 19 marzo alle ore 10,30 presso il Salone di Rappresentanza della Cassa di Risparmio di Cento, via Guercino 32, una lezione sul tema, sempre attuale, della legalità. Incentrata sul tema “Il ruolo della formazione nell’ambito della legalità” e dedicata agli alunni della scuola secondaria di primo grado, maaperta alle famiglie e a tutta la cittadinanza, la conferenza sarà tenuta dal dott. Gianluigi Pratola, Segretario generale della Scuola Superiore della Magistratura e Sostituto Procuratore generale presso la Corte di Cassazione. Centese d’adozione per aver studiato e vissuto a lungo a Cento, Gianluigi Pratola si è diplomato presso il Liceo Classico “G. Cevolani” nell’a.s. 1983-84, si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Ferrara nel 1989 e nel 1991 è entrato in Magistratura. Dopo incarichi in varie preture e corti d’appello, dal 2002 è entrato a far parte dell’Ufficio Studi del Consiglio Superiore della Magistratura. Dal 2007 ha svolto incarichi giudiziari presso la Corte di Cassazione. Dal 2013 è diventato Sostituto Procuratore generale presso la Corte di Cassazione e nel 2014 è stato nominato Segretario Generale della Scuola Superiore della Magistratura, ruoli che riveste tuttora. È membro di numerose organizzazioni internazionali che si occupano di pianificazione e formazione nell’ambito di Magistrature straniere. Il tema della lezione si incentra in particolare sul ruolo fondamentale che la scuola e la formazione in genere svolgono nel progetto di Educazione alla Legalità come premessa socio-culturale indispensabile per sviluppare ed avviare negli studenti la conoscenza e la funzione delle regole nella vita sociale. Nell’ambito della Cittadinanza, insegnamento trasversale a tutte le materie scolastiche, è fondamentale far comprendere ai ragazzi come l’organizzazione della vita personale e sociale si fondi su un sistema di relazioni giuridiche nella consapevolezza che valori, quali ad esempio, la dignità, la libertà, la solidarietà, la sicurezza vanno perseguiti e protetti, ponendosi in contrasto contro ogni forma e fenomeno di illegalità. Educare alla legalità, in una scuola, significa promuovere in ogni alunno la consapevolezza di essere in prima persona responsabile del proprio futuro e di quello degli altri, sviluppando la capacità di sentirsi cittadini attivi chiamati sia ad esercitare i propri diritti che a rispettare i doveri della società a cui appartengono; significa anche saper scegliere, con cognizione di causa, ciò che è giusto e corretto e saper prendere le distanze da ciò che, invece, si ritiene ingiusto e scorretto senza il timore del giudizio altrui. Educare alla legalità implica promuovere lo sviluppo armonico della personalità degli studenti affinché diventino persone autonome, responsabili, capaci di difendere i propri diritti e quelli altrui; tale processo si configura in un’ottica formativa in modo che i nostri studenti diventino dei “cittadini globali” ovvero capaci di conoscere e cogliere i vari fattori sociali, culturali e storici del contesto di appartenenza condividendo i propri saperi con culture diverse e rispettandone le radici di provenienza in uno scambio continuo in quanto “cittadini del mondo”.