Addio a monsignor Baviera, guidò per 50 anni la Collegiata di San Biagio
Cento ha perso un altro pilastro. Dopo le scomparse di don Pietro Mazzanti e di don Marcello Poletti, si è spento nella notte tra lunedì e martedì monsignor Salvatore Baviera all’età di 90 anni. Il sacerdote ha guidato la Collegiata di San Biagio dal 1963 al 2009, prima di lasciare le ‘chiavi’ della parrocchia a monsignor Stefano Guizzardi che sta continuando la sua opera. Uomo di grande cultura, monsignor Baviera ha contribuito alla formazione di intere generazioni di centesi, sia in qualità di pastore che in quella di insegnante: per anni, infatti, è stato docente di religione nell’istituto ITC ‘Burgatti’ della città. A lui si deve anche la nascita del movimento cestistico Benedetto XIV. In occasione del 50esimo anniversario della società Salvatore Baviera era presente, ha ricordato assieme agli appassionati di basket della città tutte le tappe storiche della squadra con grande lucidità. Nel marzo scorso il Lions Club di Cento gli consegnò il massimo riconoscimento dell’associazione, il ‘Melvin Jones Fellow’ per i suoi 50 anni di attività pastorale svolta a Cento. Il 24 dicembre, invece, la Partecipanza Agraria gli assegnò il titolo di ‘capista onorario’, consegnatogli proprio nella sua casa da una delegazione dell’ente agrario. Mercoledì 13, alle 15, nella chiesa di San Lorenzo, verranno celebrate le esequie e nell’occasione il sindaco Piero Lodi ha deciso di proclamare lutto cittadino in omaggio ad un uomo che ha fatto tanto per la città.
IL RICORDO DEL SINDACO PIERO LODI
“E’ un periodo difficile quello che sta vivendo la nostra città. Stiamo perdendo in rapida successione preziosi punti di riferimento della nostra Fede. Con la scomparsa di Monsignor Baviera Cento perde un pezzo della propria storia. Baviera è andato oltre il ruolo di sacerdote e di guida spirituale. Intere Generazioni di Centesi sono cresciute sotto la sua “ala”. Grazie al suo impegno ed alla sua visione la Collegiata cittadina è divenuta un “faro” di aggregazione e di cultura capace di risplendere ed essere visibile molto al di fuori della nostra Comunità. A Monsignor Baviera la Città deve molte realizzazioni che gli sopravvivranno. A lui è legata, ad esempio, la nascita del movimento cestistico cittadino che, sotto il nome di Benedetto XIV, ha dapprima avviato allo sport centinaia di ragazzi e poi è divenuto portacolori della Città e modello di educazione per i nostri giovani. Monsignor Baviera è stato però più di ogni altra cosa un uomo di cultura. Appassionato d’arte, sostenitore e difensore delle manifestazioni creative della Città, seppe sempre cogliere nelle grandi eccellenze artistiche, sacre in modo preminente, ma anche profane, una manifestazione delle radici profonde della Città. Radici che ha conservato e coltivato sino all’ultimo giorno, concorrendo a creare e, poi, a far crescere, enti e soggetti culturali che hanno dato vita a preziosi momenti di conoscenza e di arricchimento. Non Centese d’origine, Monsignor Baviera ha certamente segnato un’epoca e lascia un ricordo incancellabile per la città tutta. Il giorno dell’ultimo saluto a Monsignore sarà lutto cittadino. Un omaggio doveroso e dovuto. Un gesto riconoscente”.