BENTORNATI, DA TE’!
ritorna sulle colonne di Radio Cento la penna di Chiara Correggiari, questa volta impegnata a raccontare l’emozione che si vive varcando una porta di un esercizio del centro davvero speciale….
Se la realtà di Cento è arricchita dai tanti piccoli negozietti che ne ravvivano il centro storico, al n21 di Corso Guercino, incastonato tra la chiesa di San Filippo e il Don Zucchini, c’è un gioiellino ancor più prezioso, dove ogni centese può rifugiarsi e trovare un sorriso sincero.
Ho chiesto a Rossella, mia cara e storica professoressa di liceo, se era possibile chiaccherare con i ragazzi della sala da tè senza interferirne il lavoro, per scoprire come avessero trascorso i precedenti mesi di lockdown e cosa provassero ora, a pochi giorni dalla riapertura di Da Tè.
Giovedi mattina il mio telefono suona incessantemente.
Ad augurarmi il buongiorno è Chiara: non sono nemmeno le nove e mezza ma mi appare in videochiamata già ben vestita, pettinata con cura e con due occhietti vispi che scalpitano per iniziare.
Mi racconta come in un primo momento la sala fosse rimasta aperta al pubblico, impegnandosi a rispettare le norme igienico sanitarie nella tutela del cliente, vedendosi tuttavia costretta, malgrado i tavoli distanziati e il personale ridotto, a sospendere il servizio qualche giorno dopo, come da normativa.
Non era però nel loro spirito restare fermi a lungo e, passata quella fase iniziale che ci ha sorpresi tutti con le mani impastate nel lievito per pizza, i ragazzi sono fortunatamente corsi in nostro soccorso mobilitandosi nelle consegne a domicilio di infusi, tisane, shopper ricamate a mano e finissime porcellane per chi, in quarantena, aveva ben pensato di riveniciare le pareti di casa ed era alla ricerca di un nuovo servizio per completare il restauro.
Non appena Chiara mi spiega che il suo compito principale è allestire vetrina e dehor per accattivarsi i clienti, intuisco che ci stiamo inoltrando in un argomento piuttosto delicato: siamo tutti venuti a conoscenza delle fioriere rotte dopo la Cento Shopping Night e, a dirla tutta, ciò che mi ha spinta a scrivere questo articoletto era proprio la voglia di raccontare il lavoro e la passione dei ragazzi nel portare avanti l’attività e non lasciare ulteriore spazio alla maleducazione di altri.
Chiara mi stupisce, taglia corto:
“Si… ci eravamo impegnati molto per abbellire il negozio, poi è stato distrutto, ma ne abbiamo già parlato abbastanza.”
Poche storie e tanta voglia di lavorare insomma, lo stesso motto di Federica, che mi chiama durante il tragitto verso il Lido di Spina: oggi ha giustamente deciso di concedersi una giornata al mare, premiandosi dopo un pomeriggio trascorso a confezionare bomboniere:
“Ne avremo fatte almeno una cinquantina, ma come sono venute bene…”
Con un pizzico di invidia per la giornata che l’attende la lascio alla breve ma meritata vacanza, ripromettendomi di provare al più presto quella crema al caffè che mi ha caldamente consigliato, quando il mio telefono squilla ancora…
E’ il turno di Matteo, il “tuttofare” della sala. Mi confessa del suo entusiasmo a fronte della riapertura, un’emozione tuttavia un pò contrastante, perchè la voglia di ripresa è altresì accompagnata dalla prudenza e gli scrupoli nel rispetto delle misure cautelari:
“Abbiamo sistemato un igienizzante all’ingresso, chiedendo ai clienti di consumare possibilmente al tavolo e indossare le mascherine sia all’interno della sala che nello spazio antistante.”
Quando poi, prendendolo in contropiede, gli domando a quale personaggio famoso gli piacerebbe servire il tè ci pensa su e ride: Nino Frassica.
Dalla redazione di Novella Bella passiamo presto alle piste di MotoGP e Formula 1, perchè Luigi e Giacomo non hanno dubbi e la loro scelta ricade decisa su Valentino Rossi e Charles Leclerc. La mia ignoranza in materia dev’essere piuttosto evidente, così, trovandomi alquanto disorientata, i gemelli capiscono che è meglio elencarmi le novità in listino e io mi illumino, tutta orecchie:
“Potresti provare i Salatè con la sangria Barceloneta!” mi informa Luigi “Ma abbiamo tanti nuovi gusti di frappè, tea cocktail e soprattutto i macarons Santabona!” aggiunge Giacomo.
E io, che ero convinta di dover aspettare il prossimo viaggio a Parigi per gustarmi i macarons, ho già l’acquolina in bocca.
Infine, inoltro l’ultima chiamata a Nicodemo e Giorgia: stamattina hanno aperto loro la sala, sono piuttosto indaffarati ma nell’attesa che li raggiungano Giovanna, Cosima, Marco e Isabella hanno trovano gentilmente un momento per rispondermi.
Chiedo a Nicodemo come abbia trascorso i mesi di lockdown, che senza tanti giri di parole osserva:
“Si, indubbiamente ci siamo riposati, ma un conto è non dover lavorare e poter viaggiare, un altro è dover stare proprio chiusi in casa!”
Come dargli torto… Nicodemo sarebbe sempre in viaggio! Mi racconta che quando non serve alla sala da tè studia con dedizione il russo e il cinese. E’ un tipo molto ambizioso, e la sua grinta si riflette bene nell’ospite che avrebbe piacere di accogliere, niente di meno che la mitica Anastacia.
Lo raggiunge Giorgia, che scosta la mascherina per sorridermi affettuosamente:
“Mi siete mancati”, ammette in tutta la sua semplicità.
Mi confessa che è abituata a lavorare con i bambini, che la circondano nelle mattinate trascorse a scuola, per poi passare i pomeriggi in compagnia dei clienti della sala da tè. Indubbiamente, questo isolamento l’ha spiazzata.
Con Nicodemo e la sua parlantina potremmo passare ore a chiaccherare insieme, ma la voce di Rossella risuona fuori campo:
“Dai, adesso tornate al lavoro!!!”
Io li saluto con amore, pensando a quanto dovremmo andare fieri e avere cura di questo prezioso gioiellino.