“Carissimi padri… …molte cose sono in una cosa – uno straniamento brechtiano”
Al via il primo dei numerosi appuntamenti con le scuole del territorio realizzati dalla Fondazione Teatro G.Borgatti. Ad inaugurare il ciclo degli eventi rivolto alle scuole secondarie di primo e secondo grado sarà lo spettacolo di prosa, realizzato da Emilia Romagna teatro,“Carissimi padri…molte cose sono in una cosa-uno straniamento brechtiano” al Teatro Pandurera di Cento, venerdì 27 novembre, ore 11.
Il gruppo di Lavoro, capitanato dal celebre attore televisivo e di teatro Lino Guanciale (conosciuto al grande pubblico per il suo ruolo nella fiction “Che Dio ci aiuti”) sarà inoltre composto da Donatella Allegro, Nicola Bortolotti, Michele Dell’Utri, Paolo Di Paolo, Simone Francia, Olimpia Greco, Diana Manea, Eugenio Papalia, Giacomo Pedini, Gianluca Sbicca, Simone Tangolo
Ideazione e regia, Claudio Longhi.
Lo spettacolo è rivolto agli allievi delle scuole secondarie e aperto anche al pubblico.
ingresso € 5.
Per maggiori informazioni: www.fondazioneteatroborgatti.it
biglietteria@fondazioneteatroborgatti.it – tel.051/6843295.
per saperne di più…
Il rapporto coi propri padri, si sa, è sempre questione complessa. Amore, paura, riconoscenza, odio, senso del dovere, tenerezza…: tutto si mescola in un groviglio difficile a districarsi, da cui bene o male siamo nati. E i padri si fanno così ‘carissimi’: oggetto di affetto profondo, ma anche figure ingombranti e per più aspetti ‘costose’. Circa cento anni fa un accecamento violento ci ha generati – o ha quanto meno disegnato alcuni tratti inconfondibili del nostro volto. La Grande Guerra. Una manciata d’anni di tragedia, recitata da personaggi di operetta, per festeggiare, nello smarrimento di un sonno profondo, gli ultimi giorni dell’umanità. Una generazione di figli gettati al massacro, masse ignare in primis ma anche giovani e giovanissimi intellettuali – tra cui il cesenate Serra – sedotti prima dalle lusinghe vitalistiche e dalle illusioni palingenetiche della ‘purificazione del mondo’, ben presto rivelatesi nei fatti e nelle coscienze con tutto il loro irrefrenabile carico di orrore. E dopo la catastrofe… il mondo in cui viviamo.”
Un’occasione da non perdere per mettersi in gioco e capire insieme quali furono i meccanismi che portarono alla crisi del mondo di ieri e per individuarne gli strascichi ancora presenti nel mondo di oggi, gettando uno sguardo alla travagliata confessione serriana nella quale, come scrisse Ezio Raimondi, “pulsa la storia della prima generazione moderna che comincia a vivere il dramma forse non ancora concluso dell’Europa”.
CHI E’ LINO GUANCIALE?
Conosciuto al grande pubblico per il suo ruolo nella fiction “Che Dio ci aiuti”.
Nato ad Avezzano, in Abruzzo, nel 1979, si diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” nel 2003. Accanto alla formazione attoriale ha compiuto anche studi musicali, in particolare di pianoforte e chitarra.Appena diplomato in recitazione debutta in teatro con Gigi Proietti, che lo dirige in Romeo e Giulietta, spettacolo che inaugura il Silvano Toti Globe Theatre di Roma. Negli anni successivi ha lavorato, tra gli altri, con Franco Branciaroli, Luca Ronconi e Massimo Popolizio.
Nel 2003 è iniziato il suo sodalizio teatrale con Claudio Longhi, con cui ha lavorato in occasione di numerosi allestimenti, fra cui La peste di Camus (Teatro Stabile di Torino/Teatro de Gli Incamminati, 2004), La folle gionatao Il matrimonio di Figaro di Beaumarchais (Teatro Stabile di Torino/Teatro Due di Parma/Teatro di Roma, 2007), Prendi un piccolo fatto vero da Sanguineti (2008), La resistibile ascesa di Arturo Ui di Bertolt Brecht(2011, co-produzione Emilia Romagna Teatro e Teatro di Roma) e Il ratto d’Europa (2013 e 2014, co-produzione Emilia Romagna Teatro e Teatro di Roma).