
CHIUDE IL PUNTO NASCITE: UN ATTO DI GRAVITA’ INAUDITA!
Verrebbe da dire….”e la nostra Amministrazione Comunale? Muuuuta!” in realtà, la chiusura definitiva del Punto Nascite del nostro ospedale sta smovendo gli animi di tanti nostri concittadini. Fra questi, Marco Gallerani, da mesi portavoce di un movimento spontaneo sorto per tentare di tutelare l’operatività del Santissima Annunziata. Queste le parole di Gallerani pronunciate a caldo dopo la notizia della chiusura….”Nell’apprendere, dal comunicato congiunto, l’esito dell’incontro tenutosi in Regione l’11 marzo, tra i rappresentati comunali centesi con l’Assessore regionale alla Salute Massimo Fabi e la neo dirigente sanitaria di Ferrara Nicoletta Natalini, c’è da rimanere esterrefatti.
Un atto di una gravità inaudita, come la chiusura definitiva del Punto nascite di Cento, passa come un dettaglio superficiale. Un danno che recherà enormi disagi ad un intero territorio abitato da migliaia di persone, bilanciato con l’attivazione di qualche letto ospedaliero, tra l’altro, già effettuata da tempo. Una narrazione edulcorata atta solo a scaricare oggettive responsabilità e colpe politiche lapalissiane.
Una presa in giro assoluta, con motivazioni palesemente strumentali che non tengono volutamente conto della realtà dei fatti, ossia, che le nascite certificate nel territorio centese e limitrofo, quindi possibile bacino d’utenza del S.S. Annunziata, nel 2023 sono state ben 1121. Lo ripetiamo: ben 1121. Perché ignorare o sorvolare questo dato di fatto, che permetterebbe al Punto nascite di Cento di riaprire, se non per una scelta politica regionale di concentrarli comunque solo nei grandi ospedali dei capoluoghi? Siamo la grande Regione settentrionale con meno Punti nascite: solo 18. In Veneto sono 32; in Lombardia 59; in Piemonte 27; in Toscana 23. Tutte regioni irresponsabili? O regioni che hanno una migliore politica della natalità, con una dislocazione migliore della nostra di dove poter partorire?
Prima, affermano che si sospendono i parti a Cento per mancanza di personale. Ora, dopo aver tenuto chiuso per quasi 2 anni, la Regione dichiara che il Punto nascite non sarà riaperto per il calo delle nascite, malgrado i dati sopra riportati. Siamo alla irresponsabilità totale. Una farsa che diventa dramma.
Tutto questo è un insulto alla verità e a tutti noi che speravamo in un sussulto di buon senso, da parte di una politica sempre più avulsa dalla vita dei cittadini e dalle esigenze di un territorio che ha già visto numerosi depotenziamenti in tema di strutture sanitarie pubbliche.
L’ultima considerazione va alla strada spianata che la Regione ha trovato nell’Amministrazione Accorsi, nel chiudere un Punto nascite in una provincia che ora ha solo Cona dove potersi rivolgere. Gli enormi disagi della chiusura peseranno sulle famiglie che abitano in questo territorio, ma l’onta ricadrà su chi ha consapevolmente preferito la propria carriera politica invece di lottare affinché non avvenisse. Silenzi complici avvenuti anche durante l’incontro in Regione, da come ci risulta.
Un fallimento totale di una condotta politica senza spina dorsale, capace solo di assecondare i diktat regionali e così creare danni irreparabili, come la chiusura del Punto nascite di Cento. E chi crea danni irreparabili deve farsi da parte, per non crearne altri: Cento non può più permettersene.
E’ con assoluto disgusto che registriamo quanto deciso e supinamente accolto, ma continueremo, comunque, a rimanere attenti e a informare su quanto avviene al SS. Annunziata, valutando anche azioni pubbliche, nella certezza di compiere quel servizio alla comunità che purtroppo chi dovrebbe farlo, non fa”.