Compie 41 anni la Via Crucis nel Santuario della Rocca
Nel Santuario della Rocca, il 4 ottobre 1983, venne inaugurata una Via Crucis bronzea opera di Salvatore Amelio, artista di adozione centese che vive e lavora a Cento.
Via Crucis
(lat. «via della Croce», la strada che Cristo percorse, con la croce sulle spalle, dal tribunale di Pilato fino al luogo della crocifissione sul Golgota.)
Alcuni fanno risalire la storia di questa devozione alle visite di Maria, madre di Gesù, presso i luoghi della Passione a Gerusalemme, ma la maggior parte degli storici riconosce l’inizio della specifica devozione a Francesco d’Assisi o alla tradizione francescana.
Intorno al 1294 un frate domenicano, Rinaldo di Monte Crucis, nel suo Liber peregrinationis racconta la sua salita al Santo Sepolcro «per viam, per quam ascendit Christus, baiulans sibi crucem», e ne descrive le varie stationes: il palazzo di Erode, il Litostrato, dove Gesù fu condannato a morte, il luogo dove Egli incontrò le pie donne di Gerusalemme, il punto in cui Simone di Cirene prese su di sé la croce del Signore, e gli altri episodi della Passione fino alla morte di Gesù sulla Croce.
Originariamente la vera Via Crucis comportava la necessità di recarsi materialmente in visita presso i luoghi dove Gesù aveva sofferto ed era stato messo a morte. Dal momento che un tale pellegrinaggio era impossibile per molti, la rappresentazione delle stazioni nelle chiese rappresentò un modo di portare idealmente a Gerusalemme ciascun credente. Le rappresentazioni dei vari episodi dolorosi accaduti lungo il percorso contribuivano a coinvolgere gli spettatori con una forte carica emotiva. Sul finire del XIV secolo, si ha una delle prime attestazioni della Via Crucis fuori dalla Terra Santa: il frate domenicano Alvaro da Cordova introduce questa pia pratica nel suo convento.
Tale pratica popolare venne diffusa dai pellegrini di ritorno dalla Terrasanta e principalmente dai Minori Francescani che, dal 1342, avevano la custodia dei Luoghi Santi di Palestina. Inizialmente la Via Crucis come serie di quattordici “quadri” disposti nello stesso ordine si diffonde in Spagna nella prima metà del XVII secolo e venne istituita esclusivamente nelle chiese dei Minori Osservanti e Riformati.
Successivamente Clemente XII estese, nel 1731, la facoltà di istituire la Via Crucis anche nelle altre chiese mantenendo il privilegio della sua istituzione al solo ordine francescano.
L’opera bronzea, di forte suggestione, di Salvatore Amelio si compone, come tradizione vuole, di 14 formelle collocate alle pareti e alle colonne del Santuario ad un’altezza appena al di sopra delle teste dei fedeli, sono numerate con cifre in caratteri romani, ognuna ha forma rettangolare, con misure variabili, e in calce firma e data dell’autore; le fusioni in bronzo furono donate da diversi soggetti
1. Gesù condannato a morte
2. Gesù riceve la croce
3. Gesù cade la prima volta
4. Gesù incontra la madre
5. Gesù è aiutato dal Cireneo
6. Santa Veronica asciuga il volto di Gesù
7. Gesù cade per la seconda volta
8. Gesù incontra le donne
9. Gesù cade per la terza volta
10. Gesù è spogliato delle vesti
11. Gesù inchiodato alla croce
12. Gesù muore in croce
13. Gesù deposto dalla croce
14. Gesù deposto nel sepolcro
Le 14 formelle sono state fuse presso la Fonderia d’Arte Brustolin di Verona.