COSI’ IL CANDIDATO ACCORSI VUOLE RIQUALIFICARE L’AREA EX MACELLO
Da anni i stato di totale abbandono l’area ex macello è al centro di un progetto lanciato dal Candidato a Sindaco, Accorsi e dall’architetto Chiara Pellizzola.
Edoardo Accorsi: “Da noi progetti concreti per ridare vita a Cento e alle frazioni. Il sindaco Toselli aveva perduto 900.000 euro di finanziamenti per l’ex Macello: col nostro studio saremo subito in grado di partecipare al bando della Regione per accedere ai finanziamenti previsti nel 2021”
La lista Attiva del candidato sindaco di Cento Edoardo Accorsi ha elaborato una proposta definita e articolata per la riqualificazione del complesso di edifici che un tempo ospitava l’ex Macello del Comune di Cento, un progetto in grado di venire finanziato dalla Regione Emilia-Romagna grazie al bando di Rigenerazione urbana 2021.
“L’intervento di riqualificazione era già stato finanziato dalla Regione con 900.000 euro, ma l’amministrazione Toselli non ha elaborato nessun progetto e ha perduto le risorse – ha ricordato Edoardo Accorsi –. Per noi è essenziale rigenerare gli spazi abbandonati della città, dare loro nuova vita e nuove funzioni usando tecnologie che abbiano bassissimo impatto sui consumi energetici”.
Oltre a essere un’importante occasione di recupero architettonico, l’intervento, che verrebbe ultimato entro il 2025 in concomitanza con il centenario della costruzione della struttura, ha una forte valenza di rigenerazione urbanistica della prima fascia di edificato fuori dal centro storico.
Il complesso di edifici è per la maggior parte in stato di abbandono e sottoutilizzato da anni se non per la presenza di poche associazioni. Il complesso si inserisce all’interno del patrimonio immobiliare di proprietà del Comune di Cento in quanto l’Edificio A, ex casa del custode e il padiglione centrale, Edificio B, sono vincolati per requisiti storico artistici dalla Soprintendenza per i beni architettonici e per il Paesaggio di Ravenna.
“Con questo intervento – spiegano Edoardo Accorsi e l’Architetto Chiara Pellizzola che hanno elaborato il progetto – riattiveremo quell’area e la restituiremo alla città attraverso la creazione di una serie di spazi pubblici plurifunzionali e l’introduzione di spazi dedicati al mondo del lavoro, dell’impresa, ai giovani e alla produzione artistica”. Le destinazioni d’uso previste sono conformi al PRG attualmente in vigore che individua l’area in zona Gs2.
L’area di circa 4.000 mq si trova all’incrocio tra le vie Augusto Fava e della Quercia. Il progetto ha l’obiettivo di essere polo di innovazione per la città e proprio per questo il motore trainante saranno gli spazi dedicati ai giovani, attualmente carenti. L’Edificio A, affacciato su quella che sarà la futura area parcheggio e di arrivo dei percorsi ciclo pedonali, fungerà da ingresso principale e ospiterà due zone atelier al piano terra, una dedicato alla musica e alle arti performative e l’altra alle arti visive. Al piano primo è prevista la realizzazione di due piccoli alloggi che permetteranno al Comune di ospitare delle residenze temporanee per l’attivazione culturale durante l’anno.
Il grande corpo di fabbrica centrale o Edificio B verrà sfruttato al massimo della sua volumetria senza alterarne le caratteristiche esterne. Ospiterà una zona informale e di ristoro diventando allo stesso tempo spazio per esposizioni temporanee, una grande area studio che possa contenere anche una sezione del patrimonio della biblioteca comunale o biblioteche private e uno spazio giovani con un unico grande ambiente polivalente al piano terra e zone laboratorio e per l’innovazione tecnologica al primo piano soppalcato.
I padiglioni minori originariamente utilizzati come magazzini verranno destinati ad attività di impresa. Gli Edifici C e F ospiteranno spazi di co-working dando così la possibilità di sviluppo e interazione alle piccole imprese o ai liberi professionisti del territorio. I paglioni D ed E saranno invece adibiti a polifunzionali per conferenze, convegni e corsi di formazione a disposizione delle aziende del territorio che ne abbiano bisogno, esigenza nata dalla carenza di strutture di questo tipo nel territorio.
Tutta l’area esterna che si snoda tra gli edifici sarà un grande giardino con la volontà di trasformarlo in parco culturale con esposizione permanente di opere di artisti locali e non, dando la possibilità di utilizzare il grande prato a nord come spazio per eventi. Soprattutto, lo spazio esterno servirà da collante tra le varie funzioni contenute all’interno dell’area, diventando il tessuto connettivo per le relazioni che si creeranno tra le varie realtà coinvolte e con i cittadini tutti che utilizzeranno lo spazio.
Parte integrante e caratterizzante degli esterni del grande edificio centrale sarà poi la creazione di una grande scultura permanente realizzata appositamente per il luogo nella quale verrà collocata così da diventare simbolo della funzione del giardino circostante.
“Vogliamo una città più bella, perché in una città bella e che offra spazi per esprimersi tutti vivono meglio – conclude Edoardo Accorsi –. Dopo quello per la ciclovia, oggi presentiamo il progetto per l’ex Macello. Non ci piacciono i libri dei sogni, preferiamo i fatti. Bisogna superare l’immobilismo che ha caratterizzato questi deludenti cinque anni di amministrazione del sindaco Toselli. Cento ne ha bisogno”.La possibilità di intervenire in modo più libero sugli spazi interni permetterà anche di poter intervenire sugli edifici così da portare l’intero complesso il più possibile vicino all’obbiettivo di essere energeticamente autosufficiente, attraverso appropriati isolamenti e impianti.
Inoltre, il progetto si pone l’obbiettivo di essere un complesso a zero barriere architettoniche, accessibile a tutti, e con la presenza di percorsi per ipovedenti e ipoudenti.