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Dal bonus facciate al Superbonus ecco cosa cambia nel 2022
La proroga al prossimo anno, sarà concessa alle due agevolazioni “ordinarie” del 50% per il recupero e le ristrutturazioni edilizie semplici e del 65% per gli interventi di efficientamento energetico. Arrivano i chiarimenti attesi per i bonus edilizi che dovranno poi trovare un riscontro concreto nella legge di bilancio, all’esame del governo i questi giorni. A fare le spese della selettività
rivendicata dal Mef su questi sconti fiscali sarà anzitutto il credito di imposta al 90% per il rifacimento delle facciate, che in questo momento tirava più di tutti gli altri, soprattutto nelle grandi città. Il governo è intenzionato a non prorogarlo oltre la sua scadenza del 31 dicembre 2021. Sembrano sciolti anche i dubbi principali relativi alla proroga del Superbonus per l’efficientamento energetico.
Il 110% sarà prorogato al 31 dicembre 2023, come avevano chiesto tutte le forze politiche e il Parlamento a più riprese con diverse risoluzioni. Non sarà, però, una proroga piena, bensì una proroga selettiva, limitata ai condomini e agli Istituti autonomi case popolari (o equivalenti).
Saranno escluse dal rinnovo le villette e le altre tipologie di immobili che potranno godere del beneficio soltanto fino al 2022: gli edifici
unifamiliari e quelli composti da due a quattro unità immobiliari indipendenti e distintamente accatastate.