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By on Ottobre 30, 2021 0 566 Views
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In questo numero…
PETTAZZONI & C….. UNA BELLA RIVINCITA!
Fra i protagonisti di questa lunghissima campagna elettorale un posto di rilievo spetta sicuramente a Marco Pettazzoni. Con lui, a caldo, le prime impressioni sul voto appena terminato.
D) Marco, profugo dalla Lega, dalla destra che Lei ha sempre dichiarato essere “casa sua”, ed ora in procinto di assumere il ruolo di capogruppo di una coalizione Civica che ha raggiunto quasi il doppio dei voti del suo ex partito: come giudica l’esito di queste elezioni?
R) Non mi giudico un profugo, ma una persona che assieme a tanti altri ex iscritti centesi, ha cercato di far capire in ogni modo ai dirigenti del centrodestra ferrarese che stavano sbagliando sulla ricandidatura del sindaco uscente Toselli. Ma è stato come parlare ad un muro, hanno imposto la loro linea in barba ad ogni logica territoriale. Ci hanno cacciati e alla fine hanno fatto una pessima figura. Il 9% se paragonato al 48,5% delle regionali di un anno e mezzo fa è un risultato imbarazzante. Senza contare che in questo 9% ci sono voti di tante di persone che hanno votato Lega convinti di votare per noi. Il nostro risultato è stato migliore del loro perché a livello comunale gli elettori votano le persone. Peccato non abbiano ascoltato il territorio, si poteva vincere al primo turno!
D) I giorni fra il primo ed il secondo turno sono stati per Lei e le persone che la sostenevano, sicuramente frenetici: perchè decidere per non apparentarsi con alcune delle due coalizioni?
R) Per coerenza. Da una parte c’era la sinistra che non è di certo casa nostra. Dall’altra una brutta copia del centrodestra, frutto di accordi presi sopra la testa dei centesi che avrebbe consegnato la città nelle mani della politica ferrarese, guidata da un sindaco che in 5 anni e mezzo ha deluso. Noi abbiamo rivendicato la nostra autonomia. Ma come abbiamo detto ad entrambi prima del voto, Toselli ed Accorsi, saremmo stati comunque disponibili a dare il nostro contributo dai banchi delle minoranze, per Cento e non per le poltrone.
D) Si apre un nuovo capitolo in Consiglio comunale: entrerà per la prima volta come “Uomo civico”: non le pesa questo?
R) Assolutamente no. Ho sempre operato nelle istituzioni con la mentalità da amministratore e non da uomo di partito. L’impegno e l’approccio rimarranno identici: controllo dell’attività dell’esecutivo e proposte. Questo è il nostro stile che non cambia con o senza tessera.
D) Cosa augura al Sindaco Accorsi appena eletto e al suo avversario Toselli?
R) Ad Accorsi auguro di ambientarsi in fretta, c’è tantissimo lavoro da fare e per lui non sarà facile dato che è un neo amministratore. Noi al contrario (Pettazzoni, Giberti e Veronesi) siamo gli amministratori più esperti. Se ci chiederà di dare il nostro contributo non ci tireremo indietro. A Toselli di restare in consiglio comunale. Sarebbe un bruttissimo messaggio quello di andarsene dopo aver chiesto la fiducia dei centesi. Gli impegni presi vanno rispettati indipendentemente dal banco in cui ci si siede.
D) N° 2 consiglieri in più della Lega: cosa significa per Lei?
R) 3 a 1, che dire… Sipario! Hanno sbagliato su tutta la linea, specialmente dal punto di vista umano verso chi  ha dato tanto a questo movimento negli anni. E la gente non li ha seguiti al punto da non essere riusciti nemmeno a completare una lista di 24 candidati. Fossi nei coordinatori centese e provinciale chiederei scusa e me ne andrei con la coda fra le gambe, invece di addossare le colpe agli altri o gridare al complotto.
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