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IL 3 SETTEMBRE DEL 1988 VENIVA INAUGURATA LA GIPSOTECA VITALI

By on Settembre 3, 2024 0 11 Views

Un edificio, (possiamo tranquillamente definirlo museo) davvero singolare quello che Andrea Gilli ci racconta questa sera.

Era il 3 Settembre 1988 quando venne inaugurata in Via S. Liberata n. 11 la Gipsoteca Vitali, un Museo, se non unico nel suo genere molto raro nelle realtà mondiale, dove fabbricato, arredamenti, opere scultoree (144 capolavori su calchi in gesso sugli originali che rappresentano venti secoli di scultura) e opere pittoriche, sono state gratuitamente messe a disposizione da un privato cittadino, il professor Guerrino Vitali.

GUERRINO VITALI

Nacque in Cento il 28 gennaio 1917, fin da ragazzo dimostrò una viva predisposizione per il disegno, frequentò l’Istituto di Belle Arti “A. Venturi” di Modena e il Liceo Artistico di Bologna. Nel 1939 completa li studi conseguendo a Roma l’abilitazione all’insegnamento del disegno, lo scoppio della guerra e il richiamo alle armi lo distoglierà ma non intaccherà la sua grande passione per l’arte.

Nell’ immediato dopoguerra divenne uno dei tanti protagonisti del miracolo economico centese, dando vita, assieme al socio Bruno Soffritti, alla “Neon Alpina’’, società leader per quasi mezzo secolo nella produzione di insegne luminose, piscine e fontane monumentali.

Il lavoro gli procurò i mezzi economici e, raggiunta la pensione, si dedicò a tempo pieno alla pittura e alla raccolta dei capolavori della scultura che desiderava collezionare nelle fedelissime riproduzioni che soltanto un calco sull’ originale può offrire, riproduzioni che con la Gipsoteca offrirà alla visione e allo studio di tutti coloro che amano ammirare le cose belle.

I CALCHI

Ricavati dal vero, patinati a marmo o a bronzo secondo l’originale, 150 calchi, raccolti nel tempo e radunati in un’area di circa 200 metri quadrati in via S. Liberata in Cento, con relativi cartigli indicativi della loro secolarità ” insieme a gigantografie, poster, disegni, stampe e mezzi audiovisivi di sostegno sono un compendio della scultura, che va dal periodo aure-greco al romanticismo antico.

Frutto della passione di una intera esistenza di Guerrino Vitali, rappresentano la “storia della scultura”, dagli archetipi prometeici agli avori del Mille; dai vasi etruschi ai bassorilievi del Giambologna o le grandi opere di Michelangelo; dal David del Verrocchio al David del Donatello; ai bassorilievi del Rossellino, del Ghiberti, dei Della Robbia e del Cellini, frammisti a ceramiche, leggìi, mensole, capitelli, testine, in una crestomanzia suggestiva e di grandissimo interesse storico-didattico.

I DIPINTI

La particolarità della sua pittura fu l’interesse nel rappresentare la città, fedeli riproduzioni della Cento tra gli anni ‘70 e ’90 a documentare il cambiamento che inevitabilmente la città ha subito nel corso degli anni pur non tralasciando altre forme pittoriche come la riproduzione in scala ridotta del sipario del teatro comunale dipinto da Antonio Muzzi nel 1861 o un suo bozzetto per un sipario da teatro di notevoli dimensioni (m 1,70 x 2,30)Salomè o danza dei sette veli dove ritrae, tra i notabili e i musici, amici centesi perlopiù protagonisti dello sviluppo economico della Cento negli anni ’70; egli stesso si raffigura seduto al banchetto in primo piano modernamente vestito.

Guerrino Vitali cesserà di vivere il 23 novembre del 1990, la sua Gipsoteca verrà chiusa e riaperta più volte fino al 22 novembre del 2015, 25° anniversario dalla sua scomparsa, quando Donatella Cavicchi, nuora di Guerrino, e Linda Cavicchi, nipote di Donatella, determinate a omaggiare tanto la memoria del fondatore quanto la storia di Cento, hanno riaperto lo spazio, alla presenza di circa 250 persone, dando vita ad una associazione culturale per realizzare attività all’interno delle sale, per rendere quegli spazi fruibili a tutti, con un particolare attenzione alla disabilità visiva ed intellettiva realizzando laboratori per le scuole, spettacoli, percorsi tiflodidattici e mostre temporanee.

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