IL VESCOVO ZUPPI ALLA RIAPERTURA DELLA CHIESA DEL PENZALE
Nella prima domenica d’Avvento è stata celebrata la riapertura ufficiale, dopo i lavori post sisma, della chiesa di Santa Maria e Sant’Isidoro, con la messa presieduta da monsignor Matteo Maria Zuppi.
«È una gioia – ha affermato l’arcivescovo -, poter di nuovo rientrare in questi luoghi per voi così importanti e così cari, in cui avete imparato a conoscere il grande mistero di amore di Dio, in cui avete accompagnato qualcuno: una casa in cui tutti noi cresciamo ascoltando la sua parola, in cui abbiamo sperimentato la dolcezza della misericordia, in cui abbiamo aperto il nostro cuore e che ha raccolto i nostro pensieri più profondi». E ha aggiunto. «L’attesa dopo quei giorni di paura, che è significata lavoro, sacrificio e pianificazione, è finita e ne comincia un’altra, durante la quale siamo chiamati a fare spazio al Signore e a restaurare quello che gli ‘altri’ terremoti, la malattia e la solitudine, la divisione e la guerra, distruggono, chiedendo e dando il perdono».
Il Consiglio pastorale parrocchiale, presieduto da Marco Gallerani, ha voluto ringraziare quanti hanno partecipato alla cerimonia e, uno a uno, quanti hanno reso possibile la riapertura della chiesa.
Il sindaco Fabrizio Toselli ha portato il suo il ‘bentornati a casa’ ai parrocchiani di Penzale e a don Remo, «che desidero ringraziare insieme a tutti i parroci per il grande impegno profuso anche nella ricostruzione». «Quell’altruismo, quella coesione, quella fiducia e quella gratitudine che la nostra comunità ha espresso nel frangente del terremoto non devono essere né dimenticati né lasciati spegnere – ha sottolineato -. Sono le basi della gioia che proviamo oggi nel rientrare nella nostra chiesa e a ritrovarvi l’accoglienza, la familiarità e la sicurezza, il senso di appartenenza e la fratellanza di cui queste mura sono l’emblema. In questo giorno di festa guardiamo ai sei anni che sono passati e vediamo il domani, che sono certo sarà di crescita e di costruzione di un futuro che assomiglierà a quello che siamo diventati».
A portare il saluto della Regione e del presidente Stefano Bonaccini l’assessore alla Ricostruzione, Palma Costi. «Lo faccio in una doppia veste: quella di assessore, che lavora per la rinascita e lo fa insieme a tanti altri, e quella di cittadina che ha vissuto il terremoto e conosce la gioia del riappropriarsi dei luoghi – ha rimarcato -. Nel piano della ricostruzione abbiamo inserito le 495 chiese danneggiate e abbiamo operato insieme ai 4 vescovo coinvolti, ai parroci, ai progettisti e alle aziende. Il nostro impegno è massimo, senza dimenticare mai che la ricostruzione si alimenta di collaborazione e di solidarietà e fonda sul benessere di tutti».