INAUGURATI A CENTO I NUOVI UFFICI DI CONFAGRICOLTURA
Con la cerimonia ufficiale e il simbolico taglio del nastro di martedì pomeriggio, sono stati inaugurati in via Ferrarese 28 a Cento i nuovi uffici di Confagricoltura, ospitanti le Delegazioni di Cento e di Terre del Reno, dando così il via ad una sinergia di risorse (umane, tecniche e materiali) che va oltre la struttura fisica.
Erano tanti ad assistere alla cerimonia, soci dell’una e dell’altra delegazione ora unite, oltre ai dirigenti di Confagricoltura Ferrara, ai funzionari, ai componenti delle due delegazioni, ai massimi rappresentanti dei due Comuni. Tra i presenti: Raffaella Cavicchi, Vice Presidente di Confagricoltura Ferrara e Stefano Gallerani, attuale Vice Presidente della delegazione di Confagricoltura Cento. “Cementare il cuore e la testa delle persone per guardare al futuro”, è il fulcro dell’intervento di Francesco Manca, presidente di Confagricoltura Ferrara, in sede di presentazione, a cui sono seguiti: Edoardo Accorsi, primo cittadino del Comune di Cento, accompagnato fra l’altro dal vice sindaco con delega all’ agricoltura, Vito Salatiello; Roberto Lodi, sindaco del Comune di Terre del Reno; Franco Fortini e Stefania Agarossi, rispettivamente presidenti delle delegazioni di Cento e di Terre del Reno, e infine Paolo Cavalcoli, direttore di Confagricoltura Ferrara, prima della benedizione ufficiale impartita da Don Enrico Faggioli, parroco di Penzale, che ha evidenziato anche la dimensione spirituale del lavoro.
“Una sede unica che ha un senso per la tutela della funzione sindacale della vostra organizzazione – ha premesso Accorsi – ma anche un impegno e un invito a lavorare assieme perché è importante sia il sistema relazionale sia quello istituzionale per condurre in porto certe ‘battaglie’ e raggiungere i risultati: per il mondo agricolo è rilevante infatti una relazione molto forte con la Regione e con i livelli di governo superiori; noi come istituzioni locali ci siamo e ci saremo, con convinzione e contenti di essere al vostro fianco”.
“Come sindaci abbiamo il dovere istituzionale di salvaguardare questo importante comparto in questo specifico momento e non soltanto tra rappresentanti di questo territorio – ha aggiunto Lodi – saremo al vostro fianco per le necessità e per qualsiasi iniziativa possa essere organizzata a supporto sul territorio, oltre a portare istanze a livelli superiori”.
“Le associazioni possono e debbono essere luogo di sintesi in autonomia ma in relazione alle rispettive posizioni: luoghi come questi possono essere sviluppatori e incubatori di nuove progettualità” ha sottolineato Manca dopo aver avviato il cerimoniale: “La scelta è partita dalla Giunta precedente a quella attuale che presiedo. Occorrerà unire menti, persone, forze, per trovare le massime sinergie unendo sotto un unico tetto persone e progetti, dando vita a relazioni e scambi per poter guardare avanti con fiducia, speranza e intelligenza. Le idee e le innovazioni poi alla fine passano sempre dalle gambe e dalla testa delle persone”.
Da un lato Franco Fortini s’è soffermato sulla lungimiranza avuta con questa scelta, auspicando che “il tutto possa portare ad una maggiore aggregazione, perché occorre mettercela tutta per unire tutte le nostre forze, grazie alla presenza della nuova sede”. Dall’altro, Stefania Agarossi ha ricordato che l’inaugurazione “significa anche avere riunito in un unico luogo i soci, proprietari e conduttori, di Terre del Reno, occasione per fare sintesi e per stabilire quali sono le prospettive e le aspettative. L’agricoltura è posta di fronte ad una svolta epocale e dobbiamo cercare di essere pronti, restando uniti”.
Da non dimenticare infine l’impegno e lo sforzo dei funzionari e dagli operatori di zona, evidenziato da Agarossi: “Dai segretari di delegazione Emanuele Vallieri (Cento) e Marco Baldon (Terre del Reno), a Lucia Stangolini e Paolo Saletti per la parte tecnica, fino ad Elisabetta Carletti e Alessandro Vassalli per quella amministrativa: questo momento è per tutti un punto di partenza e non di arrivo”.
Un segnale chiaro e diretto verso una sempre maggiore attenzione al senso d’appartenenza e al clima organizzativo lo ha espresso il direttore Paolo Cavalcoli: “Le persone sognano di poter lavorare in un luogo confortevole sotto ogni punto di vista, dove l’ambiente, inteso sia come luogo fisico che come clima generato dai rapporti umani, favorisca la realizzazione del proprio sogno: quello di sentirsi realizzati nel proprio lavoro, uno stato d’animo che, unitamente al forte senso di appartenenza verso l’azienda per la quale si lavora, può consentire alle persone di varcare i propri limiti, compiendo prestazioni straordinarie. Continueremo ad operare, giorno dopo giorno, affinché Confagricoltura Ferrara sia sempre più un luogo fantastico in cui lavorare”.