LA “NOTTE” DI 350 LICEI IN TUTTI ITALIA…CUI CENTO, NON POTEVA MANCARE!
di Giulio Antonio Borgatti
Venerdì 19 aprile il “Liceo Cevolani”, insieme ad altre 350 scuole in tutta Italia e a diversi licei stranieri – hanno infatti contribuito all’iniziativa scuole francesi, tedesche, turche, spagnole, addirittura una australiana, ha partecipato anche quest’anno alla “Notte Nazionale del Liceo Classico”, giunta alla sua decima edizione. La prima parte della serata è stata comune a tutti i licei aderenti all’iniziativa: per prima cosa è stato proiettato il video ufficiale dell’evento, con i saluti del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e il brano inedito In qualche modo faremo, scritto per l’occasione dal cantautore fiorentino Francesco Rainero come inno della Notte. Ai saluti del Coordinatore nazionale e ideatore dell’evento, prof. Rocco Schembra, ha quindi fatto seguito un saluto del professor Renzo Tosi, presidente dell’Associazione Italiana di Cultura Classica e che il nostro liceo di Cento ha avuto il piacere di ospitare per ben due volte nel corso di questi anni; hanno concluso questa prima parte introduttiva i saluti del sindaco, il dottor Edoardo Accorsi, della Dirigente, la prof.ssa Stefania Borgatti, e la presentazione del programma da parte del referente d’istituto, il prof. Claudio Ricci. È poi cominciata la serata del “Liceo Cevolani”, nella quale i ragazzi si sono prodotti in rappresentazioni teatrali, monologhi, recital e letture che avevano per oggetto testi della tradizione letteraria, non solo classica ma anche italiana e straniera, accomunati dai temi della metamorfosi e della comunicazione; molti dei begli elementi scenografici sul cui sfondo i ragazzi hanno recitato si devono all’impegno dei docenti delle scuole medie Pascoli e Guercino. A spezzare la serata, come da tradizione, la conferenza, tenuta in Sala Zarri dal professor Claudio Ricci, per ben trentotto anni docente di latino e greco del nostro istituto; la conferenza, avente come oggetto Il mito del diluvio nella tradizione mesopotamica, ebraica, greca e latina, non senza efficaci incursioni nella storia dell’arte, è stata seguita con attenzione e vivo interesse, ottenendo il raro risultato delle domande da parte del pubblico. La lezione, per usare l’espressione del relatore, si è conclusa con un sentito e commosso omaggio della scuola al professor Ricci, al suo ultimo anno di insegnamento prima della pensione. Ritornato alla sede del Liceo di via Guercino, il pubblico ha quindi potuto gustare le specialità del buffet greco, organizzato dalla centese Sala da tè. Sono poi ricominciati i laboratori dei ragazzi e, alle ore 23.45, il professor Ricci, accompagnato da una danzatrice e da alcuni giovani musicisti, in contemporanea con tutti gli altri licei classici aderenti all’iniziativa, ha concluso la piacevole serata con la lettura, in greco ed in italiano, di alcuni versi dell’Inno II – Alla Luna, composto nel 1812 da un Giacomo Leopardi quattordicenne: un giovane appassionato, come appassionati e generosi sono i ragazzi protagonisti di questa bella iniziativa.