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NEL 1988 VENIVA INAUGURATO DAL CARDINAL BIFFI IL DON ZUCCHINI

By on Novembre 20, 2024 0 3 Views

Con Andrea Gilli raggiungiamo il 1988 per l’esattezza Domenica 20 Novembre 1988….quando con la benedizione del cardinale e arcivescovo di Bologna, Giacomo Biffi, venne inaugurato il restaurato CineTeatro “Don Zucchini”.

LA STORIA

La storia di questo edificio parte da lontano, agli inizi del 1900, quando la Parrocchia di San Biagio ricevette in donazione uno stabile con la precisa finalità di custodire ed educare i giovani. Non ci è dato sapere se se lo stabile fosse già dotato di sala adibita a Cinema-Teatro o se questa venne subito ricavata dalle molte salette di cui era composto. Di certo c’è che era presente un ampio cortile dove si praticavano il gioco del pallone e delle bocce e dove, alla fine degli anni venti, sorse il primo campo da tennis di Cento.

Alla fine della prima guerra mondiale “Il Ricreatorio”, come si chiamava allora, ospitava il Circolo Cattolico frequentato da ragazzi che si radunavano sotto la sapiente guida di Don Amedeo Zucchini, educatore nato per convivere e fraternizzare con i giovani, ai quali ha dedicato l’intera sua esistenza. Il “Don” abitava al primo piano del palazzo, accanto alla vasta sala delle riunioni, ove si faceva di tutto: lezioni di catechismo, prove di recitazione, canti e cori, incontri di azione cattolica.

Alla morte di Don Amedeo Zucchini (Ottobre del 1928) alla guida del ricreatorio gli successe Don Giovanni Zanandrea. Questo dinamico sacerdote si dedicò, nell’ immediato dopoguerra, alla cura ed assistenza degli orfani e ragazzi abbandonati, accogliendoli nelle spaziose sale del Palazzo Arcivescovile, ove diede vita al Collegio Maschile; giocoforza venne ridimensionato e non poco il ricreatorio, o come già veniva chiamato, il “Don Zucchini” che, privo di guida, si avviò ad una lenta e dolorosa decadenza.

IL DOPO GUERRA

Ancora negli anni cinquanta il teatrino veniva utilizzato per recite e spettacoli organizzati dalla parrocchia, negli anni sessanta iniziarono le prime proiezioni di film a 16 mm per i bambini nel pomeriggio della domenica che proseguirono fino ai primi anni degli anni ’70 dopodiché, configurandosi una preoccupante condizione statica del fabbricato, venne chiuso.

Nel 1979 furono avviati i lavori di recupero che si completarono, appunto, con l’inaugurazione del 20 novembre 1988.

l’ edificio appena restaurato, inaugurato dall’arcivescovo, si configurava come un vero e proprio centro culturale polivalente nel senso cristiano del termine: cioè come centro di formazione globale delle persone, nella loro dimensione culturale, spirituale ed umana, punto di aggregazione dell’articolata realtà parrocchiale e di riferimento per quella più ampia cittadina e vicariale.

Gli Interventi di recupero interessarono innanzitutto il nucleo centrale del complesso edilizio, con la realizzazione di appartamenti e uffici e, soprattutto, la sistemazione della sala del cinema-teatro, destinata alle proiezioni cinematografiche per giovani e bambini, conferenze, convegni e concerti e all’ attività del gruppo teatrale giovanile della parrocchia.

Trovarono sede naturale nel rinato centro “Don Zucchini” la Cooperativa Culturale “Città di Cento” ed il Centro Studi “Girolamo Baruffaldi”.

Quest’ultimo citato, in particolare, poté utilizzare la grande sala ricavata sopra il cinema-teatro, per sistemarvi la sezione moderna della Biblioteca Capitolare di S. Biagio (chiusa per il covid non è ancora stata riaperta).

LA CRISI E LA RINASCITA

La trasformazione ultima si ebbe negli anni novanta con la prima, vera, rassegna cinematografica dedicata a film di qualità seguiti da commento di esperti dopo la proiezione. La crisi del cinema e l’usura della macchina da proiezione misero fine all’ esperienza cinematografica del Don Zucchini che, per quasi quindici anni, rimase chiuso.

Nel 2010, la felice coincidenza del dono delle macchine da proiezione dei cinema Astra e Odeon e la proposta dell’Associazione giovanile culturale “Ferfilò” di presentare una nuova rassegna a tema, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, permisero la riapertura del complesso cinema-teatro Don Zucchini.

Il resto…. è la bella realtà ancora oggi in perfetta salute.

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