OSPEDALE O CASA DELLA COMUNITA’?
Nuovo allarme ospedale
Fabio Bergamini (Lega) si rivolge al Sindaco Accorsi chiedendo lumi sul futuro dell’ospedale di Cento e…”che servizi sanitari avranno i cittadini centesi”
prosegue Bergamini: «Casa della Comunità o ospedale per acuti? Qual è il destino del “Santissima Annunziata”? Vorremmo che il Sindaco Accorsi, in una sede istituzionale, chiarisse quale dovrebbe essere il destino del nosocomio centese che, pezzo dopo pezzo, vediamo messo in difficoltà da politiche regionali poco chiare. In cui si annunciano potenziamenti, ma dove vediamo a rischio alcuni servizi, come lo stesso Punto Nascite.
Sarebbe il caso di dire ai cittadini che cosa realmente si intende fare, per garantire un’assistenza sanitaria al territorio». Il consigliere regionale Lega interviene dopo alcune indiscrezioni sul futuro che attende l’ospedale di Cento trapelate durante l’ultimo evento del Rotary. «Soltanto pochi mesi fa, l’assessore regionale alla sanità, Raffaele Donini, ha riferito con dovizia di particolari interventi e numeri, a proposito della riqualificazione di alcune aree dell’ospedale. Tuttavia, come un fulmine a ciel sereno, l’assessore alla sanità centese Mario Pedaci ha rivelato una prossima visita di Donini in città, per presentare il modello organizzativo della Casa della Comunità, ovvero per “l’assistenza di prossimità” rivolta alla popolazione e che avrebbe un investimento previsto di 3 milioni di euro”. Vorrei sperare – dice Bergamini – “che questo progetto sia riferito ad un potenziamento dell’offerta sanitaria centese, non ad un “declassamento” del Santissima Annunziata da ospedale per acuti a presidio di assistenza sanitaria primaria. Quando si intraprendono percorsi come quello delle Case della Salute e delle Case di Comunità, di solito i pazienti acuti vengono dirottati altrove. Non essendoci altre soluzioni in vista per l’Alto Ferrarese, questo significherebbe dirottare tutto su Cona. E’ opportuno che il sindaco Accorsi e l’assessore Donini chiariscano quello che vogliono realmente fare».