QUANDO AD ARGILE C’ERA IL CARNEVALE
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QUANDO AD ARGILE C’ERA IL CARNEVALE
Correva l’anno 1975 quando a Castello d’Argile si svolse la prima edizione del Carnevale dei bambini, nato dalla volontà di alcuni cittadini di creare un evento nuovo per il paese, organizzato dalla locale Pro Loco, nata proprio lo stesso anno.
In realtà, molti di quei ragazzi di allora, erano già impegnati da tempo nella costruzione dei carri allegorici: le sfilate avvenivano a Cento e la manifestazione prevedeva carri di prima e di seconda categoria. Ad esempio nel 1954, la società “Mai Stoff” sfilò nella città del Guercino con il carro “Pinocchio nel paese di Balocchi” vincendo il primo premio nella seconda categoria. Vinse il primo premio anche nel 1957, mentre nel 1958 si aggiudicò il terzo premio.
Finita l’esperienza centese, si comincio quindi a lavorare per portare la manifestazione ad Argile. E così, nelle fredde serate invernali, ci si trovava nei capannoni che alcuni contadini avevano messo a disposizione per realizzare i primi carri. Per le vie del centro, oltre ai tradizionali carri allegorici, prendevano parte anche gruppi di maschere a piedi, macchine da gettito e il carro “mangia e bevi” dal quale venivano dati gratuitamente al pubblico crescentine, panini e un buon bicchiere di vino. Fini ai primi anni 90 il carnevale argilese era seguito da tantissima gente, poi dopo uno stop di alcuni anni, si è ripresa la manifestazione negli anni 2000 ma non ottenendo più il grande richiamo di pubblico che aveva ottenuto nei decenni precedenti.
Due caratteristiche del carnevale argilese erano il Gettito finale e la Zirudella del Gatto. L’ultima domenica di carnevale tutti i carri si riunivano in cerchio nella piazza ed effettuavano insieme il Gettito finale, ossia il lancio al pubblico di caramelle, palloni, peluches e giocattoli. Prima di tutto ciò, dal balcone del palazzo comunale, veniva letta la Zirudella da Bruno Manservisi, meglio noto con l’appellativo di “Il Gatto”, nonché uno degli organizzatori della manifestazione. Nel suo componimento venivano elogiati e ringraziati tutti coloro che avevano contribuito alla realizzazione del carnevale e tracciava anche un bilancio, in maniera ironica, dei principali episodi locali e nazionali accaduti l’anno precedente. Tutte le sue Zirudelle scritte in occasione del carnevale sono state raccolte in un libro, presentato nel 2015 in occasione dei 40 anni della manifestazione.
Dal 2018, venendo a mancare un posto dove realizzare i carri, la manifestazione non si è più svolta e per il futuro, forse, bisognerà trovare un’alternativa come accaduto per alcuni anni, ossia prendere in prestito i carri da un paese vicino.
Testo di Luca Manservisi