Ultime News
  • Home
  • homepage
  • QUARTO ANNIVERSARIO DEL SISMA: MOMENTO COMMEMORATIVO

QUARTO ANNIVERSARIO DEL SISMA: MOMENTO COMMEMORATIVO

By on Maggio 29, 2016 0 1002 Views

A quattro anni dalla seconda scossa del sisma che ha violentemente colpito la nostra regione, l’amministrazi0ne Comunale centese si è ritrovata, alle 9,30 di oggi 29 maggio, al Parco del Volontariato, in piazzale Donatori Sangue ed Organi, nella zona di Santa Liberata per ricordare le nostre vittime e per ringraziare tutti coloro che hanno aiutato questa città.

Queste le parole del Sindaco di Cento Piero Lodi

Sono passati quattro anni. Sembra molto di più. Tante cose sono state fatte, certamente abbiamo già elaborato in modo profondo quanto ci è capitato: le sensazioni vive di paura, di apprensione, sfiducia oggi sono divenute ricordo, più o meno sfumato, nella nostra memoria.

Era l’alba di una mattina come questa quando un boato, un ruggito sordo della terra, ci ha svegliati dal sonno e gettati nell’incubo.
Nove giorni più tardi il nostro territorio subì una seconda violentissima scossa che ci diede la forte sensazione che non sarebbe finita mai…
Eppure ci siamo rialzati, lo abbiamo fatto tutti assieme, puntando sulla solidarietà, sulla collaborazione, sulla capacità di essere l’uno un aiuto per l’altro.

Le istituzioni hanno fatto la loro parte, il sistema di volontariato ha fatto la propria, tantissime persone, migliaia, ci hanno aiutato da tutta Italia e persino dall’estero.
Non ci siamo sentiti soli anche se avevamo indubbiamente paura: paura di non farcela, paura di non riuscire a ricostruire il nostro mondo così come lo conoscevamo e così come lo amavamo. Avevamo paura per i nostri figli perché pensavamo che le generazioni successive avrebbero dovuto per sempre fare i conti con gli effetti di quello che era accaduto.

Oggi, a 4 anni di distanza, possiamo dire con assoluta certezza che non è stato così: che ci siamo riappropriati della nostra normalità. Molti cantieri sono ancora in corso, altri stanno per partire. Ma il 100% della ricostruzione pubblica oramai è cosa acquisita. E anche quella privata si avvicina al 70%.
Abbiamo scuole più belle, edifici pubblici più moderni, case private ricostruite, riqualificate ed efficienti dal punto di vista energetico. Davvero stiamo diventando migliori di come eravamo 4 anni or sono.

Certamente siamo più forti, nelle mura delle nostre costruzioni e nei nostri cuori, perché abbiamo superato tutti assieme una prova durissima.

Allora un ringraziamento ancora va alle Forze dell’ordine, al Volontariato di Protezione civile, ai tanti professionisti della sanità che non hanno guardato l’orologio per giorni e giorni che poi sono divenuti settimane di lavoro intenso, al sistema istituzionale, alla Regione, all’allora Provincia, ai dipendenti della macchina comunale che hanno lavorato senza sosta. Ai tanti tantissimi che, senza alcuna divisa addosso e senza alcun ruolo specifico, si sono semplicemente messi a disposizione.
Come Città ce l’abbiamo fatta.

Questo quarto anniversario lo vivremo in modo del tutto originale: lo facciamo inaugurando una bella mostra d’arte alla presenza del ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini. Una mostra d’arte che suggella un legame già sottoscritto con un’altra Città d’arte e di cultura che ha come noi subito la tragedia del terremoto.
Una mostra che vede gli uni accanto agli altri i capolavori della nostra Galleria d’Arte Moderna e quelli della Galleria Nazionale dell’Aquila.

Un grazie speciale al Sindaco de L’Aquila, Massimo Cialente, alle loro istituzioni che hanno creduto nel gemellaggio tanto quanto le nostre, alla popolazione aquilana che ci è vicina in questo anniversario così come noi lo siamo stati nel loro .
Un grazie a quanti parteciperanno oggi alle 16:30 all’inaugurazione della mostra e un grazie all’Assessorato alla Cultura che l’ha voluta e realizzata perché è una bellissima idea celebrare questa data indelebile all’insegna dell’arte.
Il 20 maggio è un giorno che rimarrà comunque per sempre segnato nelle nostre menti ma che non deve più essere un giorno di tristezza e deve diventare, forse lo è già diventato, un giorno di rinascita e rilancio per la nostra Comunità.”

 

Share Button
Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *