RICORDANDO ROBIN…
Robin aveva problemi anche a ricordare una sola battuta, quando appena tre anni prima aveva recitato per cinque mesi a Broadway, spesso anche per due spettacoli al giorno e senza neanche un errore su centinaia di battute. La perdita di memoria e l’incapacità di controllarla per lui fu devastante.
Il secondo weekend di agosto sembrava che Robin stesse un po’ meglio, forse il nuovo dosaggio di farmaci stava iniziando a funzionare. Il sabato facemmo tutte le cose che a noi piacevano e la serata fu quasi perfetta, come non accadeva da tempo. Alla fine della giornata di domenica, sentii che stava migliorando.
Andammo a dormire e come sua consuetudine mio marito mi disse “Buonanotte, amore mio” e attese che gli augurassi anche io la buonanotte. Le sue parole mi riecheggiano nel cuore ancora oggi. Lunedì 11 agosto Robin non c’era più.
Non ho perso solo mio marito ma ho perso anche il mio miglior amico. Io e Robin rappresentavamo un porto sicuro d’amore incondizionato l’uno per l’altra.
Susan, moglie dell’attore