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RUBINO PRECISA LA POSIZIONE PRO LOCO CENTO SULLA VICENDA MERCATINO

By on Gennaio 23, 2023 0 181 Views

Sospensione Mercatino

premessa (doverosa):
Diversamente da quanto solitamente avviene ad ogni 3a domenica del mese dal lontano 2007 il mercatino creato dalla Pro Loco di Cento, nel mese di Gennaio, non si è potuto svolgere.
Da quanto si è letto sui quotidiani a cronaca locale si tratta di una decisione dell’Amministrazione Comunale che ha sospeso la convenzione con Pro Loco di questo evento….
C’è stata una interpellanza al Sindaco (inviata anche alla stampa) da parte di una componente politica attualmente all’opposizione ed una replica sempre politica da parte del PD a firma Franceschelli (purtroppo anche questa volta non inviata alla nostra redazione e bravo il segretario).

Fra i protagonisti della vicenda anche Daniele Rubino, Presidente della Pro Loco Cento, che così chiarisce la posizione dell’associazione:

” Con riferimento a quanto apparso sulla stampa locale nei giorni scorsi al riguardo del Mercatino degli hobbisti di Cento, che non si è svolto in questo mese di gennaio 2023, siamo a precisare quanto segue:
1. Il mercatino degli hobbisti si svolge a Cento dal 2007 su iniziativa della Proloco, che ha ideato e
gestito un evento che ha portato in oltre quindici anni di svolgimento tanti benefici al nostro
centro storico, contribuendo a creare un’occasione di incontro ogni terza domenica del mese.
2. Dopo la sosta forzata per le normative anti-covid ed a seguito dell’introduzione del tesserino
dell’hobbista il nostro mercato ha avuto purtroppo una riduzione del numero di espositori, ma è
rimasto comunque un’occasione di animazione del centro storico, mantenendo le proprie finalità di
dare alle persone un’opportunità di acquisto di merce di seconda mano a costi contenuti, oltre che
di ricircolo di merci che altrimenti diventerebbero rifiuto, con indubbi benefici ambientali.
3. Purtroppo l’introduzione del tesserino hobbista da parte della Regione Emilia Romagna, che non
tiene conto delle finalità ambientali e sociali dell’evento, imponendo regole e costi ai partecipanti
economicamente non sostenibili, ha fatto desistere molti espositori dal partecipare.
4. L’assurda attribuzione della qualifica di mercatino storico (con i conseguenti benefici concessi agli
espositori) non in base alla storicità reale dell’evento ma in base al numero di abitanti del Comune
in cui si svolge ci ha ulteriormente penalizzato, portando gli espositori ad andare nei mercati che
invece beneficiano di questa qualifica.
5. Infine il fatto che diversi mercati che si svolgono in concomitanza al nostro (ad esempio Budrio) non
applicano la nuova normativa regionale, consentendo lo svolgimento del mercato del riuso senza la
richiesta del tesserino, ha portato gli espositori a scegliere questi tipi di mercati.
6. L’amministrazione comunale ci ha comunicato a fine anno la volontà di sospendere il mercato,
richiedendoci di presentare una proposta di rinnovo per poter ripartire forse dal mese di marzo.
Questa scelta di sospensione è stata da noi forzatamente condivisa, consapevoli che uno stop del
mercato porterà i pochi espositori rimasti a scegliere altri mercati, quando invece si poteva studiare
insieme una proposta di rilancio senza sospendere l’iniziativa.
7. Siamo convinti che il mercatino debba essere salvaguardato in quanto rappresenta per la nostra
città un’importante risorsa, sia per gli esercenti del centro sia per i cittadini, ma anche per le
diverse associazioni che partecipano, oltre che svolgere quel ruolo ambientale che da sempre lo
connota, senza costare nulla all’ amministrazione ma anzi incamerando qualche risorsa derivante
dalle tariffe di occupazione del suolo pubblico pagate dai partecipanti.
8. Riteniamo che debba esserci un percorso condiviso di rilancio e potenziamento del mercato, che
possa portare all’evento quel rispetto e tutela che negli anni è mancato, con continua
sovrapposizione di eventi che ci metteva in secondo piano e ci costringeva spesso a spostare l’area
di svolgimento in altri luoghi, penalizzando in primis gli espositori.
9. Solo se saranno chiare e condivise le finalità di questo mercato (che non è per sua natura un
mercato dell’antiquariato, pertanto la qualità richiesta va modulata in funzione degli obiettivi
perseguiti), allora si potrà rilanciare di comune accordo l’evento.
10. Noi ci siamo e vogliamo proseguire nella realizzazione dell’evento, noi siamo sempre dalla parte
della città e del centro storico e per questo abbiamo la convinzione che il mercatino debba
proseguire, confidiamo che l’amministrazione comunale assecondi la nostra volontà, cercando di
migliorare l’estetica e il decoro come ci viene richiesto, ma auspicando che vengano compresi gli
obiettivi etici, sociali e ambientali di riciclo e riuso che ne sono alla base”.

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