STEFANO GALLETTI E LE SCULTURE DI PIAZZA
Sabato 15 gennaio 2022 alle ore 18.00 presso Sala Zarri del Palazzo del Governatore o in streaming sul canale Youtube del Comune di Cento
La conferenza si pone l’obiettivo non solo di approfondire i monumenti pubblici dedicati al pittore centese Giovanni Francesco Barbieri detto “Il Guercino” e al frate “estense” Girolamo Savonarola, ma anche delineare la figura artistica dell’autore, Stefano Galletti (Cento, 1832 – Roma, 1905). L’incontro, che si terrà nella sala F. Zarri del Palazzo del Governatore di Cento (Fe) e in streaming sui canali Facebook e Youtube del Comune, è curato da Arianna Fornasari, storica dell’arte, ed è promosso dal Centro Studi Internazionale Il Guercino in collaborazione con il Comune di Cento.
L’approfondimento riguarderà soprattutto le opere pubbliche dello scultore, dove quindi piazze non intende soltanto la mera collocazione finale ma anche la visibilità pubblica, prendendo come capisaldi le opere suddette, quei monumenti conosciuti ai più nell’ambito di Ferrara e provincia, tra i quali appunto quello di Cento dedicato al Guercino (1861-62) e quello di Ferrara al Savonarola (1875), citando altresì i precedenti ed i successivi ad essi, sempre a carattere pubblico, mirando a ripercorrerne il percorso produttivo. A Galletti, grazie a ricerche piuttosto recenti, è stata data ora la dovuta rivalutazione, essendosi saputo adeguare, anche con notevoli risultati, alle trasformazioni stilistiche dell’Ottocento, potendo ora definirlo come «una voce sincera, coerente sempre coi propri ideali, moderata e, per ciò stesso, eclettica». (Cecchelli, Censi, Gozzi, Ingegno e sentimento – La scultura di Stefano Galletti, Bolis, 1995).
Dopo una prima formazione artistica in ambito centese, Galletti frequentò l’Accademia di Bologna, sotto il canoviano Cincinnato Baruzzi, per poi trasferirsi in quella di San Luca a Roma – dove fu allievo del purista Pietro Tenerani – divenendone infine presidente negli ultimi anni di vita. Fu esecutore anche di opere a carattere funerario, presenti nelle Certose di Bologna e di Ferrara, nei cimiteri del Verano, di Cento e di Cesena. Fu anche autore di alcuni busti per il Pincio oltre a realizzare diverse opere non legate a committenza. Vinse svariati concorsi, ricevendo numerosi riconoscimenti sia accademici che professionali. Un nucleo di sue opere è conservato alla Pinacoteca Civica Il Guercino di Cento.