UNA RETE PER L’AUTISMO
E’ stato pubblicato l’esito dell’Avviso Pubblico “Una rete per l’autismo” per l’avvio di diverse progettualità rivolte all’inclusione delle persone con disabilità, in particolare quelle affette da disturbi dello spettro autistico. I Comuni di Distretto Ovest – Cento, Bondeno, Terre del Reno, Poggio Renatico e Vigarano – hanno convintamente sostenuto le progettualità, raggiungendo l’importante obiettivo di ricevere il finanziamento regionale di 128.977,00 euro del Programma regionale fondo nazionale inclusione disabilità a favore delle persone con disturbo dello spettro autistico.
“Come Comuni di distretto Ovest, abbiamo agito in maniera sinergica per progettare e ottenere il finanziamento di queste importanti azioni, con risorse che andranno a sostegno delle famiglie, in primis con progetti di interventi educativi domiciliari; centri estivi per bambine e bambini; specifici laboratori formativi pomeridiani ludico-espressivi, ludico-sportivi e di digitalizzazione; oltre che a sostenere le attività in ambito scolastico”.
Capofila del progetto sarà Cidas Soc. Coop sociale, insieme ad altri 4 partner: Didi Ad Astra APS, Open Group Soc. Coop sociale Onlus, Fondazione Don Giovanni Zanandrea Onlus, Piccolo Principe Soc. Coop sociale. E con la collaborazione del Servizio Sociale Distretto ovest, Az. USL Ferrara – Unità Operative di Neuropsichiatria e l’Ufficio di Piano Distretto Ovest.
“Siamo molto soddisfatti – affermano ad una voce gli Assessori ai Servizi Sociali Dalila Delogu (Cento), Filippo Marvelli (Terre del Reno), Francesca Piacentini (Bondeno), Francesca Lambertini (Vigarano Mainarda) e Piergiorgio Brunello (Poggio Renatico) – di aver aderito a questo progetto e di poter tangibilmente portare un aiuto alle famiglie dei nostri territori, alle quali poter star vicino dando un sostegno non solo economico, ma anche con attività e formazione per le loro bambine e bambini”.
“In particolare, le famiglie con bambini, adolescenti con disturbi dello spettro autistico – continuano gli Assessori – hanno bisogno di essere supportate con buone pratiche psicologiche ed educative per favorire una sempre maggiore inclusione nelle scuole e nelle attività extrascolastiche. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di diffondere nella scuola ma anche in tutto il territorio la cultura dell’inclusione e di offrire alle famiglie consulenza educativa specifica e professionale.”
“Continueremo il nostro impegno – concludono gli Amministratori – per cercare di migliorare la qualità di vita delle persone più fragili del nostro territorio, sia con nostre risorse, sia, ove possibile, come in questo caso, cogliendo opportunità statali o regionali”.